il primo ministro polacco Mateus Morawiecki ha dichiarato: "Dietro la crisi dei migranti c'è la regia di Vladimir Putin". E l'Unione europea sta pensando a nuove sanzioni contro Lukashenko. E 2.000 migranti restano al freddo e al gelo sul lato bielorusso della frontiera
Circa 2.000 migranti sono accampati al gelo, con poche scorte di cibo, sul lato bielorusso del confine tra Bielorussia e Polonia.
Minsk sostiene che non stanno cercando di rimanere nel loro paese, ma vogliono arrivare in Europa. E che la Polonia è responsabile della situazione, avendo costruito recinzioni con filo spinato e aumentato la presenza militare.
Polonia: i migranti tentato di forzare i blocchi di frontiera
Mentre i media polacchi raccontano che, durante la notte, due numerosi gruppi di migranti hanno tentato di forzare la frontiera per entrare in Polonia, l'Unione europea è pronta a imporre sanzioni mirate alla Bielorussia per l'evidente strategia della tensione messa in atto.
Proprio attraverso la massiccia presenza di migranti lungo il confine tra Polonia e Bielorussia.
Bruxelles accusa il presidente bielorusso Alexander Lukashenko di usare i migranti come "scudi umani".
Interviene Charles Michel, presidente del Consiglio europeo:
"Stiamo affrontando un brutale attacco ai nostri confini dell'Ue. Abbiamo aperto il dibattito sul finanziamento Ue delle infrastrutture fisiche di confine e questo deve essere risolto rapidamente, perché i confini polacchi e baltici sono confini europei. Uno per tutti e tutti per uno!".
"Colpa di Putin"
il primo ministro polacco Mateus Morawiecki va oltre: ha dichiarato che dietro la crisi dei migranti c'è la regia di Vladimir Putin...
Mesi di "crisi orientale"
La crisi sul fronte europeo orientale va avanti da mesi, da quando Polonia, Lituania e Lettonia hanno accusato la Bielorussia di incoraggiare migliaia di migranti, provenienti soprattutto dal Medio Oriente, ad entrare illegalmente in questi tre paesi dell'Ue.
Anche la Lituania ha dichiarato lo stato di emergenza al confine con la Bielorussia.
Tra le sanzioni a cui sta pensando l'Unione europea, una riguarda le compagnie aeree "conniventi": è il caso, ad esempio, della compagnia statale bielorussia Belavia, accusata di organizzare appositi voli Baghdad-Minsk per "recuperare" migranti da "gettare in pasto" all'Europa.
Berlino appoggia l'opposizione bielorussa
A Berlino, intanto, in occasione della grande manifestazione per ricordare il 9 novembre 1989, il giorno della Caduta del Muro di Berlino, si è svolta anche un protesta contro il governo bielorusso di Lukashenko, organizzata dal gruppo "Volny Chor", a cui ha partecipato anche la leader dell'opposizione Svetlana Tsikhanouskaya.