(ANSA) – CATANIA, 10 NOV – Il Gup di Catania, Marina Rizza,
ha assolto, con la formula ‘perché il fatto non sussiste’,
Emilio Coveri, presidente dell’associazione Exit-Italia, a
conclusione del processo col rito abbreviato per istigazione al
suicidio per il ricorso all’eutanasia nel 2019 in svizzera di
una 47enne della provincia etnea. La Procura, che aveva chiesto
la condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione, valuterà se
appellare la sentenza dopo il deposito delle motivazione,
previste entro i prossimi 90 giorni. Nel procedimento si erano
costituite come parti civili la madre, la sorella e tre fratelli
della donna.
Al centro del processo il ricorso all’eutanasia il 27 marzo
2019 in una clinica Svizzera di una 47enne della provincia etnea
che non era malata terminale, ma che da tempo soffriva di una
grave forma di depressione. Secondo la Procura, che ha
coordinato indagini di carabinieri e polizia postale, Coveri
“determinava o comunque rafforzava il proposito suicida” della
donna, poi avvenuto con l’eutanasia in una clinica di Zurigo.
Avrebbe anche “indotto la donna” che “soffriva di depressione e
sindrome di Eagle ad iscriversi all’associazione Exit” e tenuto
“condotte accompagnate da sollecitazioni e argomentazioni in
ordine alla legittimità anche etica della scelta” del suicidio
assistito.
“La signora – ha sempre sostenuto Coveri – era una nostra
associata e le abbiamo semplicemente fornito, su sua richiesta,
le informazioni che le servivano per prendere una decisione. Una
procedura normale”. (ANSA).
Eutanasia: Gup Catania assolve presidente Exit-Italia Coveri

Sentenza col rito abbreviato a Catania, 10 anni in primo grado
Di ANSA
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