Mohamed Mbougar Sarr è il primo scrittore dell'Africa subsahariana a vincere il più importante premio letterario francese. E, a 31 anni, è anche uno dei vincitori più giovani. La scrittrice belga Amélie Nothomb, intanto, ha vinto l'altrettanto prestigioso premio "Renaudot"
Al ristorante "Drouant" del quartiere Opéra di Parigi, come da tradizione, la giuria del "Prix Goncourt" ha annunciato il nome del vincitore dell'edizione 2021: è lo scrittore senegalese Mohamed Mbougar Sarr, con il il libro "La memoria più segreta degli uomini".
Mohamed Mbougar Sarr Sarr diventa così il primo scrittore dell'Africa subsahariana a ricevere il più prestigioso premio letterario francese, il "Goncourt". A 31 anni, è anche uno dei vincitori più giovani.
Ha dichiarato lo scrittore senegalese, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa:
"Sono ovviamente molto felice, molto onorato. L'Accademia Goncourt ha mandato un segnale molto forte a molte persone, prima di tutto al mondo letterario francese, naturalmente, ma anche a tutti gli ambienti letterari del mondo francofono".
Anche il presidente senegalese Macky Sall ha accolto il premio assegnato a Sarr con grande entusiasmo, scrivendo su Twitter: "Una bella consacrazione che illustra la tradizione di eccellenza degli uomini e delle donne di lettere senegalesi".
Altri voti della giuria del "Goncourt" sono andati al francese Sorj Chalandon per "Enfant de salaud" e all'haitiano Louis-Philippe Dalembert per "Milwaukee Blues".
Nessun voto, viceversa, per Christine Angot per "Le Voyage dans l'Est", che ha vinto il premio "Médicis" la settimana precedente.
Il premio "Goncourt", assegnato da una giuria di sette uomini e tre donne, porta in dote un assegno simbolico di 10 euro, ma garantisce vendite di centinaia di migliaia di copie.
L'incoronazione nel 2020 di "L'Anomalie", uno stravagante romanzo di Hervé Le Tellier, ha generato una mania nelle librerie che non si vedeva dai tempi di "L'Amant" di Marguerite Duras nel 1984, con più di un milione di copie vendute.
L'ormai celebre scrittrice a belga Amélie Nothomb, infine, ha vinto il premio "Renaudot" - che viene sempre assegnato insieme al "Goncourt" - per "Primo sangue", il libro che racconta le memorie fittizie del padre, scomparso nel 2020.