Spagna, von der Leyen: "Aprite le braccia ai rifugiati afghani"

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Il ponte aereo con l'Afghanistan per l'evacuazione di cittadini stranieri e afghani, intanto, continua

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Visitando un centro di accoglienza istituito dal governo spagnolo, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha esortato la comunità internazionale ad aprire le braccia ai rifugiati afghani,

I massimi funzionari dell'Unione europea hanno visitato la struttura (che può contenere 800 persone) presso la base aerea militare di Torrejón de Ardoz, vicino Madrid, insieme al primo ministro spagnolo Pedro Sánchez.

"Invito tutti gli Stati che hanno partecipato alle missioni in Afghanistan - dice Ursula Von der Leyen - europei ma non solo, a fornire quote di reinsediamento sufficienti e percorsi sicuri, in modo da poter accogliere collettivamente coloro che hanno bisogno di protezione".

Secondo volo a destinazione

Un secondo aereo predisposto dal governo spagnolo per evacuare cittadini spagnoli e afghani è arrivato proprio alla base aerea di Torrejón.

L'aereo ha portato 110 persone: tra i passeggeri, ci sono tre famiglie afgane dell'ambasciata a Kabul e il capitano della squadra di basket femminile paralimpica afghana, Nilofar Bayat.

Quest'ultima ha temuto per giorni per la sua vita e per quella del marito, ma ora il peggio sembra essere passato.

L'evacuazione è la risposta della Spagna in seguito agli appelli lanciati da Bayat nei giorni scorsi sui social.

L'aeroporto militare di Torrejon de Ardoz, alle porte di Madrid, è stato trasformato in un centro logistico temporaneo.

Potrà ospitare fino a mille persone e sarà la porta d'ingresso in Europa per i rifugiati afghani che hanno lavorato con le istituzioni dell'Unione europea durante il conflitto nel Paese.

Biden (ancora) sulla difensiva

"La più difficile operazione di ponte aereo della storia". Così il presidente americano, Joe Biden, ha definito l'evacuazione dei cittadini statunitensi e degli afghani che con loro hanno collaborato.

Sono migliaia le persone che devono ancora essere evacuate dall'Afghanistan, prima della scadenza del 31 agosto, imposta da Biden per il ritiro delle truppe statunitensi.

Accedere all'aeroporto di Kabul, però, non è così semplice. Il Ministero degli Esteri belga, ad esempio, ha confermato che uno dei suoi aerei è decollato vuoto, perché chi avrebbe dovuto essere a bordo, non era riuscito ad entrare nello scalo.

Dal 14 agosto circa 13mila persone sono state portate via dal Paese, ormai nelle mani dei talebani. "Non posso garantire quale sia il risultato finale, né che sarà senza perdite - ha detto in conferenza stampa Biden - ma come comandante in capo, posso assicurarvi che mobiliterò ogni risorsa necessaria".

E a chi gli rinfaccia il ritiro delle truppe, il presidente americano risponde: "E quest'idea che, se il 2 o 3 maggio, avessi detto 'no, non ce ne andiamo, ma restiamo'... Qualcuno crede veramente che non avrei dovuto schierare molte più truppe? Mandate i vostri figli, le vostre figlie - come mio figlio è stato mandato in Iraq - forse a morire. E per cosa? Per cosa? L'unica cosa razionale da fare, secondo me, era quella di preparare il tutto per l'evacuazione".

Biden ha ammesso che la sua amministrazione non sa quanti americani siano rimasti in Afghanistan, ma ha anche aggiunto che nel Paese ci sono ancora 6mila soldati, chiamati a garantire - tra le altre cose - la sicurezza dell'accesso all'aeroporto di Kabul.

"Qualsiasi attacco avrà una risposta immediata", ha detto il presidente americano, consapevole di dover accelerare le procedure.

Capitolo afghani

Centinaia di sfollati afghani, tra cui molte famiglie con bambini, sono arrivati venerdì alla base aerea di Ramstein, in provenienza dal Qatar. Altri aerei sono attesi nelle prossime ore. La base tedesca può ospitare fino a 5.000 persone.

Si stima che siano circa 300mila i civili afghani che in 20 anni hanno collaborato con gli Stati Uniti. Di questi, sono in salvo - grazie a un visto speciale - in circa 15mila.
Altre 18mila persone sono in attesa dell'autorizzazione; per tutti gli altri non si profilano soluzioni chiare e immediate.

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Biden ha anche dichiarato che proseguono i contatti con i talebani per garantire l'accesso all'aeroporto di chi dovrà essere evacuato. Sul riconoscimento degli islamisti radicali al potere, il presidente Usa ha speso parole caute: "Le condizioni sono dure - ha detto - non permetteremo che l’Afghanistan diventi una base per i terroristi".

Sono migliaia le persone che devono ancora essere evacuate dall'Afghanistan, prima della scadenza del 31 agosto, imposta da Biden per il ritiro delle truppe statunitensi. Accedere all'aeroporto di Kabul, però, non è così semplice. Il ministero degli esteri belga ha confermato che uno dei suoi aerei è decollato vuoto, perché chi avrebbe dovuto essere a bordo, non era riuscito ad entrare nello scalo. Intanto continuano a piovere critiche sul Capo di Stato americano.

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