Voci da Kabul: la testimonianza di una giornalista afghana

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Di Euronews
Voci da Kabul: la testimonianza di una giornalista afghana
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Caos all'aeroporto, ma nel resto di Kabul regna una calma surreale. Calma dettata dalla paura. Chi può scappa, chi non può si nasconde. I talebani vanno casa per casa a cercare chi ha collaborato con l'Occidente. Questo ci raccontano gli afghani arrivati in Italia. Ad avere paura sono soprattutto le donne. 

Euronews ha raccolto la testimonianza di una giornalista che vuole restare anonima

"Ieri sono andata al bazar a comprare delle cose necessarie - dice - Il commesso mi ha detto: devi andare a casa perché nessun uomo ti ha accompagnato e i talebani sono arrivati. Non hai l'hijab o il burqa, i talebani ti potrebbero fare del male. Allora mi sono sbrigata e sono corsa a casa. Non potevo immaginare che Kabul sarebbe crollata così in fretta e senza resistenza. Gli americani avevano previsto che sarebbe caduta in 7 giorni".

"Non c'è un posto sicuro a Kabul al momento - continua la giornalista - Stiamo a casa e non usciamo. La maggior parte della popolazione non ama i talebani, ma pensano che gli Stati Uniti e il governo afghano li abbiano traditi".

Invece ci sono volute 24 ore ai talebani per entrare nel palazzo presidenziale. Il presidente Ashraf Ghani è scappato e l'esercito, addestrato per 20 anni dai paesi occidentali, ha gettato subito le armi.