La movida di Madrid fa troppo rumore. Cittadini infastiditi "servono maggiori regole"

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Di Debora GandiniCarlos Marlasca
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A Madrid locali aperti fino alle 3 del mattino. Gente nei dehors che beve e parla a voce alta fino a notte fonda. I residenti chiedono al Comune delle regole. Per i gestori la ripartenza è fondamentale per superare la crisi

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Per i locali l’allentamento delle restrizioni è un sollievo. Per chi vive nei paraggi delle zone dalla movida può essere un incubo. Come per Carmen e Angel Matias. Siamo a Madrid e da settimane il rumore e gli schiamazzi della gente che si ritrova nei dehors per bere qualcosa sta creando non poco problemi, soprattutto di sera.

"Siamo costantemente infastiditi da chi urla, ride fino a notte fonda. Ci stiamo consultando anche con i vicini per sapere come comportarci, se dobbiamo protestare, se è il caso di scrivere al Comune. Ho sempre sofferto di insonnia ma ora è troppo”, ci racconta Carmen.

Quello dei rumori notturni non è l’unico inconveniente riscontrato dai residenti in diversi quartieri della capitale spagnola. C’è chi ha problemi a trovare un parcheggio. Un posto auto. Tutto occupato. I gestori di bar e ristoranti sperano di recuperare dopo la forte crisi dovuta alle chiusure e alle restrizioni. La pandemia ha inciso in negativo sul fatturato di molti ristoratori. La riapertura per loro è un ottimo segnale.

Schiamazzi, musica, rumore e poco parcheggio

Chi ha un posto all’aperto lo sfrutta al meglio ora. I residenti delle zone della movida cercano di sopportare il movimento notturno ma chiedono delle condizioni. Ad esempio c’è chi dice che sarebbe opportuno stabilire una capienza massima per le terrazze e regolamentare gli orari di apertura".

Da quando in Spagna è stato tolto il coprifuoco a maggio la gente si accalca all’esterno dei locali. Da questo lunedì i cittadini dovranno sopportare un po' di rumore in più fino alle prime ore del mattino. I locali notturni di Madrid rimarranno aperti fino alle 3. La gente tornerà a casa molto più tardi, complice anche l’estate e il caldo.

Intanto a Madrid le associazioni di quartiere stanno protestato come in altre città europee Parigi, Roma, Barcellona. L’amministrazione comunale fa sapere che sta mettendo a punto un regolamento per bar e ristoranti. Borja Carabante, consigliere comunale ci fa presente che bisogna stabilire una percentuale massima di locali per vie, quartieri o viali. Ed è proprio proprio quello che stanno studiando i tecnici del Comune di Madrid.

Intanto fino al 31 agosto, i nuovi locali della capitale spagnola potranno richiedere il permesso per mettere tavolini e sedie nei posti dei parcheggi accanto a marciapiedi ed edifici.

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