Uccise suocero dopo abusi su figlia, pena ridotta in appello

Inchiesta sul clan Bandiera, 'donna-boss e reddito cittadinanza'
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Di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 28 MAG - La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha lievemente ridotto la condanna, da 20 anni a 18 anni di carcere, decisa in primo grado in abbreviato per un 36enne a processo per avere ucciso il suocero, accusato di avere abusato della nipotina, a Rozzano (Milano), nel febbraio 2019. I giudici hanno anche ridotto la sentenza per il complice che lo accompagnò in motorino sul luogo del delitto, da 18 a 12 anni di carcere. Nel calcolo della pena per i due imputati, i giudici hanno leggermente ridotto l'incidenza della continuazione tra i reati contestati, ovvero omicidio volontario aggravato e porto abusivo d'arma. Inoltre, solo per quanto riguarda il complice, hanno considerato le attenuanti prevalenti sulle aggravanti. Le motivazioni della Corte verranno depositate entro 15 giorni. I due imputati, presenti in aula, sono rimasti impassibili durante la lettura del dispositivo. La sostituta pg Nunzia Ciaravolo aveva chiesto la conferma delle condanne decise in primo grado. Il delitto è avvenuto il 25 febbraio di due anni fa. Quel giorno, intanto, al Palazzo di Giustizia di Milano, si era da poco concluso un incidente probatorio nel quale la bimba di otto anni aveva parlato degli abusi che avrebbe subito dal nonno. (ANSA).

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