Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Attentato Barcellona: pene dagli 8 ai 53 anni per i tre imputati

Attentato Barcellona: pene dagli 8 ai 53 anni per i tre imputati
Diritti d'autore  Associated Press/AP
Diritti d'autore Associated Press/AP
Di Debora Gandini
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Tra le 16 vittime dell'estate del 2017 anche tre italiani

PUBBLICITÀ

Mohamed Houli, Driss Oukabir e Said Ben Iazza. I tre imputati per gli attentati di Barcellona e a Cambrils in Tarragona del 17 agosto 2017, sono stati condannati dal tribunale spagnolo dell’Audiencia Nacional a pene che vanno dagli 8 ai 53 anni. A Houli è stata comminata la massima pena per appartenenza a gruppo terroristico e possesso e fabbricazione di materiali esplosivi.

Quello sulla Rambla è stato considerato il più grave attentato in Spagna dai tempi della strage alla stazione di Atocha dell’11 marzo 2004, dove morirono 192 persone e oltre duemila rimasero ferite. Il 17 agosto di quattro anni fa fu un pomeriggio e una serata di terrore in tutto il Paese.

Nessuno dei tre è stato l’autore materiale dell’attacco, visto che “sia l’autista che travolse i vacanzieri a Barcellona che il gruppo che ha fatto irruzione nel lungomare di Cambrils all’alba furono uccisi dai reparti speciali del Mossos d’Esquadra.

Le stragi fecero 16 vittime, tra cui un italiano e oltre 140 feriti di diverse nazionalità. Durante il processo è emerso che la cellula jihadista stava preparando attacchi anche contro la Torre Eiffel, la basilica della Sagrada Familia e allo stadio Camp Nou dove si allena il Barcellona Calcio.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Spagna, la polizia arresta due jihadisti membri dello Stato Islamico vicino a Lérida

Spagna, la moglie di Sánchez aveva solo 40 euro nei suoi conti bancari

Isis, gli esperti avvertono: in aumento le violenze in Siria, Iraq e nel Sahel