(ANSA) – PAVIA, 24 MAG – Regna il silenzio stamani nel
cortile del caseggiato di via Ca’ Bella 18, nel quartiere Borgo
Ticino a Pavia a due passi dal fiume, dove sino a ieri mattina
viveva la famiglia di origini israeliane distrutta
nell’incidente della funivia del Mottarone. Una tragedia nella
quale hanno perso la vita Amit Biran, 30 anni, medico che si
stava specializzando all’Istituto Maugeri, la moglie Tal Peleg,
27 anni, psicologa (anche lei stava specializzandosi a Pavia) e
il figlioletto Tom, due anni compiuti lo scorso 16 marzo.
Insieme a loro sono morti anche il nonno di Tal Peleg, Itshak
Cohen, 82 anni, e la sua compagna Barbara Konisky Cohen, 71
anni, che erano arrivati due giorni fa in Italia a trovare i
parenti. Il figlio più grande di Amit Biran e Tal Peleg, Eitan
Moshe di 5 anni, è ricoverato in gravi condizioni a Torino.
“Erano persone speciali, molte unite tra di loro e attaccate ai
figli”, racconta, con un filo di voce, una vicina. “Non possiamo
crederci che non ci siano più – aggiunge un’altra signora. Sono
partiti ieri mattina, verso le 9. Avevano deciso di trascorrere
una giornata di svago a Stresa. E’ terribile quello che è
successo. Li ricorderemo sempre per la loro gentilezza”.
La famiglia di Amit Biran stava per traslocare in una casa più
grande, nel quartiere Città Giardino di Pavia. Il nonno di Tal
Peleg e la sua compagna erano ospitati a casa della sorella di
Amit Biran, alla frazione Rotta di Travacò Siccomario (Pavia),
alle porte del capoluogo. (ANSA).
Mottarone: distrutta famiglia a Pavia, il dolore dei vicini

'Persone speciali, non possiamo credere che non ci siano più'
Di ANSA
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