Frontex, concorso fotografico subissato dalle polemiche

20 marzo 2016,  migranti su un gommone arrivano sulla riva dell'isola greca nord-orientale di Lesbo, dopo aver attraversato il Mar Egeo
20 marzo 2016, migranti su un gommone arrivano sulla riva dell'isola greca nord-orientale di Lesbo, dopo aver attraversato il Mar Egeo Diritti d'autore Petros Giannakouris/Copyright 2016 The Associated Press. All rights reserved
Di Euronews
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Doveva essere un'operazione di pubbliche relazioni, ma il concorso - con cui la Forza di frontiera europea voleva far conoscere le sue attività - è stato bersagliato dal sarcasmo indignato della rete e delle ONG

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Avrebbe dovuto essere un'iniziativa di pubbliche relazioni, ma - come spesso accade - nessuno aveva evidentemente messo in conto il sarcasmo e l'indignazione della rete. 

Frontex, la forza di frontiera dell'Unione Europea, è stata subissata di critiche per via del concorso fotografico internazionale organizzato per far conoscere le proprie attività.

Landscapes of Albanian border areas, a night shift at the Polish-Ukrainian border, safeguarding victims of human...

Posted by Frontex, the European Border and Coast Guard Agency on Saturday, May 8, 2021

L'agenzia aveva chiesto al suo staff di presentare immagini delle sue operazioni per commemorare la Giornata dell'Europa di domenica scorsa. 

Ma l'iniziativa - che molte ONG che hanno presto bollato come un "concorso della vergogna" - ha generato reazioni non proprio entusiaste online.

In molti hanno usato i social media per condividere foto che credono "riflettere la realtà di fatto" per i migranti che cercano di raggiungere l'Europa.

Una critica in particolare si è concentrata sulla categoria fotografica "A helping hand at the border" (una mano amica sul confine), relativa alle operazioni di salvataggio condotte da Frontex.

"Ecco alcuni suggerimenti reali, direttamente dal confine più mortale del mondo che avete contribuito a creare", ha detto Sea-Watch International su Twitter.

L'organizzazione ha caricato una foto, sostenendo di mostrare un aereo di Frontex che coopera con la guardia costiera libica durante un respingimento illegale di due barche di rifugiati.

"L'illegale cooperazione sistematica di Frontex con la Libia è provata, proprio come le sue mortali conseguenze", ha aggiunto Sea-Watch.

"Troviamo questo concorso un scherzo di cattivo gusto", ha detto Jacob Warn, coordinatore sul campo per il movimento Europe Must Act.

Un'altra foto pubblicata da #LeaveNoOneBehind ritraeva una famiglia di rifugiati intenta a trascorrere "diverse notti all'addiaccio" dopo essere stata respinta dalla polizia di frontiera croata nel 2020.

A marzo, un'inchiesta del Parlamento europeo sul presunto ruolo di Frontex nei respingimenti illegali di migranti non ha trovato alcuna prova del suo coinvolgimento. Tuttavia, un'altra indagine non è ancora stata completata. Non sono stati rilasciati ulteriori dettagli.

In una dichiarazione all'Associated Press, Frontex ha detto che l'indagine "travisa" il ruolo dell'agenzia nel Mediterraneo centrale e che la sua priorità in ogni potenziale ricerca e salvataggio è di salvare vite umane.

"Nella regione del Mediterraneo centrale  - ha dichiarato l'agenzia - questo significa che ogni volta che un aereo di Frontex individua una barca in difficoltà, allerta immediatamente i centri di soccorso nazionali della regione: Italia, Malta, Libia e Tunisia",

"Frontex non coordina le operazioni di ricerca e salvataggio", ha aggiunto.

Euronews ha contattato l'agenzia per una dichiarazione in risposta alle critiche sul recente concorso fotografico.

Frontex aveva chiesto ai suoi dipendenti anche foto che mostrassero "la cooperazione con le autorità nazionali" e "paesaggi di frontiera" panoramici. I vincitori del concorso sono stati votati via Facebook.

"Frontex dovrebbe piuttosto concentrarsi sulla trasparenza, implementando un meccanismo di reclamo funzionante e un monitoraggio indipendente dei diritti umani, piuttosto che sprecare le proprie risorse e il proprio tempo con un concorso fotografico che cerca di fingere che la situazione alle frontiere europee sia ben gestita", ha detto Heike Gumz, coordinatore della campagna di Europe Must Act in una dichiarazione.

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"Chiediamo all'Europa - ai suoi cittadini e ai suoi leader - di difendere i diritti fondamentali e lo stato di diritto".

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