Tensioni in Ucraina, NATO: "Basta provocazioni da parte della Russia"

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Di Cinzia Rizzi  Agenzie:  AP, AFP, ANSA
Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg e il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba, prima della riunione al quartier generale della NATO a Bruxelles
Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg e il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba, prima della riunione al quartier generale della NATO a Bruxelles   -  Diritti d'autore  AP Photo/Francisco Seco, Pool

È alta tensione al confine orientale ucraino, dove la Russia da qualche giorno ha schierato truppe. Migliaia di soldati pronti a combattere, la più grande mobilitazione di uomini dall'annessione della Crimea. Kiev e Nato sono estremamente preoccupate e chiedono a Mosca di ritirare immediatamente le truppe. È il numero 1 dell'Alleanza a dichiararlo, durante una conferenza stampa congiunta a Bruxelles con il ministro degli Esteri ucraino.

"Il considerevole potenziamento militare della Russia è ingiustificato, inspiegabile e profondamente preoccupante", dice Jens Stoltenberg. "La Russia deve porre fine a questa costruzione militare in Ucraina e nei dintorni, fermare le provocazioni e allentare immediatamente la tensione".

"L'Ucraina non vuole la guerra. Non pianifichiamo alcuna offensiva o escalation. L'Ucraina usa mezzi diplomatici e politici per risolvere il conflitto", spiega Dmytro Kuleba.

L'Ucraina vuole entrare a far parte dell'Alleanza Atlantica. Il Cremlino non ci sta e avverte che si rischia un'escalation. "Credo che questo rafforzamento che vediamo proprio ora al confine sia un modo per Putin di mostrare i muscoli e dire 'Sono ancora al comando, sono ancora al potere e la Russia può danneggiare gli interessi occidentali proprio lì in Ucraina' ", dichiara ai nostri microfoni Bruno Lete, analista di sicurezza e difesa del German Marshall Fund.

L’esplosione di un nuovo conflitto nell'Ucraina Orientale sarebbe "inaccettabile" per l'Unione europea, fanno sapere intanto da Bruxelles. Le tensioni tra Kiev e Mosca, iniziate nel 2014 con l'invasione russa della Crimea e il conflitto tra militari ucraini e milizie filorusse nel Donbass, non si sono mai veramente interrotte.