Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Nuove accuse contro Aung San Suu Kyi. Il suo legale "sta bene"

L'avvocato di Aung San Suu Kyi
L'avvocato di Aung San Suu Kyi Diritti d'autore  Kirsty Wigglesworth/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
Diritti d'autore Kirsty Wigglesworth/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
Di redazione italiana
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Sei in totale i capi di imputazione contro la leader di Lega nazionale per la democrazia, la più seria è quella di violazione del segreto di Stato

PUBBLICITÀ

Non c'è pace per Aung San Suu Kyi su cui cadono nuove accuse.

Mentre le proteste nel paese non si placano, sulla leader della Lega nazionale per la democrazia, nuovamente agli arresti domiciliari, piovono nuove accuse in base all'articolo 25 della legge sulla gestione delle catastrofi naturali.

Sono in tutto sei i capi di imputazione a suo carico, a indicarlo in suo legale che ha dichiarato che Aung San Suu Kyi sta comunque bene.

L'accusa più pesante è quella dello scorso 25 marzo secondo cui avrebbe violato segreti di Stato dell'epoca coloniale, è accusata anche di aver importato illegalmente walky-talky.

 La protesta nel Paese continua dallo scorso 1 febbraio giorno del colpo di Stato che ha riportato l'esercito alla guida del Paese. Salgono a oltre 3000 gli arresti e sono oltre 700 le vittime degli scontri.

Ma la protesta stando anche a Anonimus non intende piegarsi neppure di fronte alle armi, mentre si continua a stampare e distribuire la Molotov newsletter che incita a non arrendersi e a continuare la protesta.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Aung San Suu Kyi davanti ai giudici, sta bene ma è provata

Il Myanmar chiude le porte all'inviato Asean

Il leader militare del Myanmar partecipa all'evento in onore del padre di Aung San Suu Kyi