Parigi, irruzione ecologista all'aeroporto De Gaulle: aerei dipinti di verde

Parigi, irruzione ecologista all'aeroporto De Gaulle: aerei dipinti di verde
Diritti d'autore Denis Meyer/AP
Di Antonio Michele Storto
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Il gruppo Greenpeace ha voluto così protestare contro le sovvenzioni statali al settore e contro "la vaga retorica ecologista oggi di moda"

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Una protesta che sta facendo discutere, non solo di ecologia ma anche di sicurezza aeroportuale.

In barba a recinzioni e filo spinato, 9 attivisti di Greenpeace sono penetrati in un parcheggio dell'aeroporto Charles De Gaulle di Parigi, dove hanno dipinto di verde la fiancata di un jet Air France.

Il tutto per protestare contro le sovvenzioni statali fornite all'azienda durante la pandemia. "Sappiamo che la situazione è molto complicata per i dipendenti del settore - spiega Sarah Fayolle, una dei manifestanti - ma dobbiamo tener presente che la responsabilità è del governo e dei dirigenti delle grandi compagnie che sono coinvolti in queste faccende. Il settore aereo e l'industria aeronautica hanno ricevuto un sostegno pubblico di diversi miliardi di euro in mezzo alla crisi da Covid, senza alcuna solida contropartita sociale ed ecologica. E inoltre, ciò non ha comunque impedito la perdita di posti di lavoro"

La protesta è finita con 9 arresti: sono tutti accusati di vandalismo e danneggiamenti. Con un rullo di vernice estensibile, hanno dipinto un lato di un Boeing 777 di Air France, che era parcheggiato senza passeggeri, prima di salire sulla parte superiore del jet.

Molti degli attivisti si sono rifiutati di scendere dall'aereo, nonostante gli ordini del personale di sicurezza. ADP ha detto che "i manifestanti sono stati immediatamente intercettati e contenuti dalla polizia. Non hanno quindi potuto accedere alle piste di atterraggio. La sicurezza aerea non è compromessa e il traffico aereo continua normalmente".

Greenpeace ha detto che l'azione mirava ad accrescere la consapevolezza sul fenomeno del greenwashing, ossia sulla vaga retorica ecologista con cui gruppi come AirFrance nasconderebbero la propria responsabilità nel cambiamento climatico e nel danneggiamento ambientale.

"Vorremmo ricordare con fermezza che le innovazioni tecnologiche tanto decantate dal ministro dei Trasporti, Jean-Baptiste Djebbari, non saranno sufficienti ad arginare la crisi climatica", ha detto il gruppo in un tweet.

L'Unione nazionale dei piloti di linea (SNPL) ha seccamente denunciato l'episodio, dicendo che "l'intrusione nella zona di sicurezza dell'aeroporto" e "il vandalismo deliberato" di un aereo creerà costi pesanti. La SNPL ha anche difeso il suo settore contro le affermazioni degli attivisti. Ha detto: "Oggi, le aziende comprano aerei che consumano tra 2 e 3 litri per passeggero per 100 km, l'equivalente del consumo di un velivolo ibrido".

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