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Caso Navalny: OPAC conferma la presenza di Novichok e condanna l'attacco

Caso Navalny: OPAC conferma la presenza di Novichok e condanna l'attacco
Diritti d'autore Alexander Zemlianichenko/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved
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Di Cinzia Rizzi Agenzie:  AFP
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56 Paesi chiedono alla Russia di "rivelare prontamente e in modo trasparente le circostanze dell'attacco con armi chimiche"

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Cinquantasei Paesi, tra i quali Stati Uniti, gli Stati membri dell'Unione europea, Australia e Canada, condannano "con la massima fermezza" l'attacco ad Alexei Navalny. E' quanto si legge nella dichiarazione congiunta pubblicata al termine della riunione dei Paesi membri dell'OPAC, l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, con sede all'Aia.

L'istituzione ha confermato la presenza di tracce di Novichok, l'agente nervino di quarta generazione prodotto in Unione Sovietica, nei campioni prelevati dall'oppositore russo, dopo il suo ricovero a Berlino.

La dichiarazione congiunta la trovate qui.

I Paesi firmatari hanno quindi esortato il Cremlino a "rivelare prontamente e in modo trasparente le circostanze dell'attacco con armi chimiche", commesso sul proprio territorio il 20 agosto. Mosca ha respinto nuovamente ogni accusa.

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