Voto Usa: Trump annuncia azioni legali in quattro Stati

Voto Usa: Trump annuncia azioni legali in quattro Stati
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Di Giulia Avataneo
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Le elezioni americane finiranno in una battaglia legale in almeno quattro Stati, dove Trump chiede di fermare lo spogio o di ricontare i voti

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La divisione emersa dalle urne americane si rispecchia sulle strade degli Stati Uniti.

A spoglio ampiamente in corso, sostenitori di Donald Trump hanno cercato di fare irruzione in un centro elettorale di Detroit, per fermare il conteggio. È la stessa richiesta del presidente uscente, che ha annunciato ricorso in Michigan, assegnato al suo sfidante Joe Biden mercoledì sera al termine di un lungo testa a testa. Mentre Trump agitava lo spettro dei brogli, non sono mancati momenti di tensione, soprattutto quando i dimostranti hanno incrociato un gruppo di sostenitori di Biden.

Pro Biden a New York e Chicago

A Chicago e New York intanto, manifestanti pro Joe Biden improvvisavano una marcia con la richiesta opposta, quella di contare ogni singolo voto.

La campagna elettorale di Donald Trump ha annunciato l'azione legale, chiedendo il riconteggio in Wisconsin, il blocco dello spoglio in Pennsylvania e contestando la gestione elettorale in North Carolina e Georgia. Tutti Stati chiave in cui si trovava in testa al momento dello spoglio del voto postale. "Il nostro vantaggio sta sparendo magicamente", aveva twittato Trump poche ore prima, in un post contrassegnato da Twitter come fuorviante.

"È una scelta semplicemente sbagliata", ha commentato Tom Wolf, governatore democratico della Pennsylvania, dove il conteggio del voto postale durerà giorni.

Battaglia legale

La spaccatura dell'America sembra riflettersi anche nel voto per il Congresso, dove il Senato potrebbe rimanere in mano repubblicana, mentre alla Camera si è confermata una maggioranza democratica.

Donald Trump adesso spera in un verdetto della Corte Suprema favorevole, ma prima le cause dovranno passare dai tribunali dei singoli Stati. C'è una scadenza entro la quale la battaglia legale non potrà protrarsi: il 14 dicembre, giorno del voto dei grandi elettori che dovranno confermare il 46° presidente degli Stati Uniti d'America.

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