Mandato internazionale e arresto di Cecilia Marogna, manager cagliaritana legata al cardinale Becciu
È stata arrestata dalla Guardia di Finanza di Milano, e verrà prontamente estradata in Vaticano per essere presa in consegna dalla gendarmeria, la manager cagliaritana Cecilia Marogna, consulente di relazioni diplomatiche legata al cardinale Angelo Becciu, l'ex Sostituto alla Segreteria di Stato, ormai destituito dal Papa da tutti i suoi prestigiosi incarichi vaticani.
L'autorità giudiziaria della Santa Sede ha emesso un ordine di cattura internazionale tramite l'Interpol. L'accusa nei confronti di Marogna sarebbe peculato per distrazione di beni. Nei giorni scorsi la stampa aveva documentato le possibili accuse penali nei confronti della donna.
Soldi per i poveri in beni di lusso
La 39enne cagliaritana avrebbe ricevuto bonifici per mezzo milione di euro per le sue consulenze alla Segreteria di Stato, quando il cardinale Becciu era Sostituto, praticamente il numero tre nella gerarchia vaticana. Lo stanziamento a suo favore era di 500mila euro su 4 anni. Nel mirino degli inquirenti vaticani sarebbero finiti i bonifici che la donna avrebbe ricevuto dalla Santa Sede per operazioni umanitarie in Asia e Africa, e che, quasi per la metà, sarebbero stati utilizzati per l'acquisto di borsette, cosmetici e altri beni di lusso.
Marogna avrebbe stretto relazioni con la Segreteria di Stato vaticana nel 2016, accreditandosi come esperta di relazioni diplomatiche e mediatrice nelle crisi internazionali.
In Vaticano '"clima costruttivo e di cooperazione"
Scandali finanziari, dunque, ma presso la Santa Sede il "clima è costruttivo e di cooperazione". Lo sostiene il Comitato Moneyval per la valutazione delle misure di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo dopo la visita in Vaticano.
Moneyval è stato istituito dal Consiglio di Europa nel 1997 e valuta attualmente 30 giurisdizioni, 28 delle quali sono Paesi membri del Consiglio. I due restanti sono Israele e lo Stato della Città del Vaticano.
Le valutazioni del Comitato sono condotte secondo una metodologia comune, approvata dall'organismo intergovernativo GAFI (Gruppo di azione finanziaria internazionale), dal Fondo monetario internazionale e dalla Banca mondiale.