Lukashenko accusa la NATO per le manovre militari ai confini

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Continuano intanto il Lituania le manifestazioni di solidarietà con l'opposizione

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Parlando agli operai di uno stabilimento pubblico, il controverso presidente bielorusso Alexander Lukashenko, ha accusato la Nato di stare esercitando pressioni militari ai confini del suo paese, dopo le proteste di piazza seguite alla sua sesta rielezione.

"Nostri rapporti militari sostengono che la NATO, i britannici, hanno dispiegato loro forze per esercitazioni lungo i nostri confini. Cosa avreo dovuto fare, se non dispoegare a mia volta le nostre forze sulle frontiere? Le forze armate sono già allertate", ha detto il rieletto capo dlelo stato.

Intanto, la Lituania, tra i più fermi oppositori di Lukashenko, promette conseguenze se Minsk devierà il flusso di merci dal porto di Klaipeda usando rotte alternative via Russia o Ucraina, ma sulle sanzioni si mantiene cauta.

Rimantas Sinkevicius, ministro dell'Economia lituano: "È troppo presto per prendere in esame l'ipotesi di sanzioni al paese, soprattutto se non vogliamo che sia il popolo a pagarle. Queste dovrebbero prendere di mira quei politici e quei soggetti che non garantiscano il rispetto dei diritti umani e della comprensione democratica".

Intanto per le strade di Vilnius proseguono le manifestazioni anti-Lukashenko. Ieri è toccato alle donne che hanno dato origine a una catena umana di solidareità con le vittime della repressione in Bielorussia.

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