Tikhanovskaya all'Ue: "Sostenete il risveglio della Bielorussia"

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Di Gioia Salvatori
Tikhanovskaya all'Ue: "Sostenete il risveglio della Bielorussia"
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Il messaggio della leader dell'opposizione bielorussa Svetlana Tikhanovskaya arriva poco prima del consiglio europeo sulla Bielorussia. La donna che ha sfidato Lukashenko alle presidenziali del 9 agosto e che poi ha ripiegato in Lituania per evitare la repressione, ha invitato i leader di tutta Europa a non riconoscere il risultato di un voto che considera farsa. Dice che il presidente Alexander Lukashenko ha"perso ogni legittimità" agli occhi del popolo bielorusso.

"Onorevoli leader d'Europa, vi invito a sostenere il risveglio della Bielorussia. Invito tutti i Paesi a rispettare i principi del diritto internazionale", ha detto Tikhanovskaya.

Onorevoli leader d'Europa, vi invito a sostenere il risveglio della Bielorussia
Svetlana Tikhanovskaya
Leader dell'opposizione bielorussa

Putin si attiva in risposta alle pressioni europee

Intanto il presidente bielorusso ha schierato l'esercito ai confini occidentali e il presidente russo Vladimir Putin si muove con più solerzia a difesa di Lukashenko inviando a Bruxelles un messaggio opposto: non interferire nella politica bielorussa. 

Nel dettaglio, in una telefonata a Charles Michel, il presidente del consiglio europeo, Putin si è detto preoccupato "per i tentativi di alcuni Stati di mettere sotto pressione la leadership del Paese e destabilizzare la situazione politica interna", un messaggio più diretto è stato inviato dal Cremlino alla Francia. 

Insomma la diplomazia è al lavoro mentre il Paese continua a rivoltarsi contro il presidente dominus indiscusso degli ultimi 26 anni: operai, professionisti, contadini, minatori chiedono un Paese più europeo, più moderno, più democratico. 

Primo dei diplomatici bielorussi all'estero ad appoggiare l'opposizione, è stato l'ambasciatore in Slovacchia Igor Leshchanya che nelle ultime ore è entrato nel dibattito dicendosi contrario alle sanzioni economiche. "Non hanno funzionato con Saddam Hussein. Non hanno funzionato con la Bielorussia. Le sanzioni economiche influenzano le persone. Certo, dovrebbe esserci sostegno politico, ma sono i bielorussi devono prendere decisioni."

Un'impresa complessa in un Paese che non ha un'opposizione organizzata che non è una democrazia matura, che ha conosciuto solo il regime.

Per approfondire: Bielorussia, l'opposizione apre al dialogo col governo