In Spagna il Covid-19 ha generato un boom di affitti di piscine private

In Spagna il Covid-19 ha generato un boom di affitti di piscine private
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Di Juan Carlos De Santos Pascual
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Una piattaforma online simile a Airbnb. E così Doris, che ha perso lavoro come pubblicitaria per colpa della pandemia, ora si dedica all'affitto della propria piscina. Può arrivare a guadagnare fino a 150 euro al giorno.

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In Spagna la pandemia di Covid-19 sta consolidando un tipo di attività particolare: l'affitto di piscine private o condominiali ad estranei. Con tanto di piattaforma simile ad Airbnb, la francese Swimmy.

Gli utenti possono stabilire il prezzo d'affitto per una giornata intera o per metà giornata, per gruppo o per persona.

"Per una festa a Madrid è stata affittata una piscina a 35 persone: con una tariffa di 15 euro cadauno, [i proprietari] sono arrivati a guadagnare oltre 500 euro", dice Anaïs Ferrández, direttrice della comunicazione della piattaforma Swimmy.

La società francese per le piscine condivise sottolinea che il volume di affari è cresciuto di otto volte. "Siamo arrivati in Spagna l'anno scorso e c'erano pochissime piscine. Quest'anno abbiamo registrato una crescita nel numero di piscine in affitto di 20 volte, la domanda generale è quadruplicata".

Addirittura, nella capitale spagnola la piattaforma è rimasta "a secco" di piscine per la seconda settimana di giugno. Tutte prenotate.

Dicono da Swimmy che ora l'aumento dell'offerta ha fatto sì che in città come Siviglia e Valencia ci siano perfino troppe richieste. "All'inizio siamo rimasti sorpresi che Valencia avesse questa forte domanda: pensiamo sia dovuta ai controlli sul litorale, alla parcellizzazione della spiaggia e al fatto che la gente vuole stare più sulle sue. In questo caso, ci si trova in una casa e si può disporre così di una privacy maggiore rispetto a quella di una piscina comunale", continua Ferrández.

I prezzi del noleggio delle piscine sono così schizzati alle stelle.

"L'anno scorso, il prezzo medio era di circa 12 o 13 euro a persona per giornata. Quest'anno, la media è tra i 18 e i 20 euro a persona". 

Ferrández sottolinea che principalmente questo è dovuto al limite di capacità del 30% stabilito dalle piscine comunali e agli orari di utilizzo. Non solo: "molte piscine della comunità non hanno riaperto, e così molti proprietari hanno messo la loro piscina in affitto una volta trasferitisi nelle seconde case", indica la direttrice della comunicazione di Swimmy.

Alcuni prezzi sul portale di annunci Swimmy

Un modo di sbarcare il lunario per i proprietari ormai senza lavoro

Doris Arce è proprietaria di una delle piscine pubblicizzate sulla piattaforma a Madrid. 

Lavorava nel settore della pubblicità fino all'arrivo della pandemia, quando la sua attività ha avuto una battuta d'arresto. 

Ora il suo lavoro è principalmente quello di gestire la piscina. "Ha un valore aggiunto perché funziona con pannelli solari. La temperatura dell'acqua viene mantenuta a 22 gradi ad ogni ora del giorno", sottolinea Doris. 

Fa pagare 15 euro a persona e se riesce cerca di affittarla a gruppi di 10 così da guadagnare 150 euro al giorno - commissione della piattaforma esclusa. Arce ha iniziato ad introdurre anche una serie di misure sanitarie anti-Covid. "Uso Sanitol, candeggina, mettiamo a disposizione gel idroalcolico... Non ci sono asciugamani in bagno, si usa la carta".

Segue le raccomandazioni fornite dalla piattaforma Swimmy. Tra queste: disinfezione completa di tutte le cose con le quali sono venuti in contatto gli utenti (scalette metalliche, sedie a sdraio, tavoli, ombrelloni etc.). 

Quanto all'acqua della piscina, "siamo tranquilli perché sappiamo che nell'acqua clorata non ci sono microrganismi che possono sopravvivere. Solamente noi che sguazziamo", come dice la direttrice della comunicazione di Swimmy.

Non mancano gli extra come barbecue e gelati

Poco a poco, Doris Arce ha affinato la qualità dei servizi offerti. Nel suo menu ora include anche caffé e gelati. "Ho messo un frigorifero vicino al barbecue. Lì si possono trovare carne e bevande. Ma non è un freezer, e se vogliono il gelato, mi ci vuole un po' di tempo per poterglielo servire". 

Tutto viene costantemente disinfettato, l'uso dei guanti e delle mascherine è scontato. La donna 

Arce sta studiando le offerte per il prossimo mese, inclusa la possibilità di regalare pass singoli in caso di raggiunta capacità massima. Cercherà di adattarsi alle nuove disposizioni della Comunità di Madrid che limitano il numero di persone che si possono riunire privatamente a 10. Lo ha comunicato la presidente della regione, Isabel Díaz Ayuso.

Anche David González ha deciso di mettere in affitto la sua piscina. Ha iniziato un paio di settimane fa. Nonostante il grande volume di richieste, dice, le prenotazioni sono poche. 

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"Finora ne ho avute due in 10 giorni". Vive a 20 chilometri da Barcellona, in Catalogna, uno dei principali focolai di coronavirus in Spagna. In molti quindi si dicono preoccupati dal coronavirus. "Anche se cerchiamo di tenere tutto pulito, c'è ancora paura - soprattutto quando le persone vivono con soggetti a rischio come i propri genitori". Anche lui offre la possibilità del barbecue. 

"Si tratta di un modo di fare soldi da una casa che, alla meglio, non si può usare tanto quanto prima ma che tuttavia deve essere sempre mantenuta".

Isabel Llerena
I figli di Isabel Llerena nella piscina privataIsabel Llerena

Il profilo medio dell'utente? Donna, di classe medio-alta.

Tuttavia, come dicono da Swimmy, la clientela è molto variegata soprattutto in questa fase pandemica. "Feste di famiglia, addii al celibato, riunioni di coscritti".

Isabel Llerena è stata già tre volte nella piscina di Doris. Prima con la famiglia, poi con parenti del marito e la terza volta con amici. "Ogni volta che andiamo, facciamo un barbecue", dice a Euronews. Sta pensando di tornarci una quarta volta.

Riconosce che è più costoso, ma la possibilità di avere privacy totale, "solamente te e la famiglia, compensa. Non si nota che il proprietario è a casa". 

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Victoria Landin ha prenotato una piscina con altre 5 amiche per un addio al nubilato. "Stavamo cercando delle case di campagna e, siccome era complicato, abbiamo optato per la piscina", afferma. 

Hanno mangiato e hanno trascorso lì il pomeriggio. Il servizio è costoso rispetto a quello di una piscina comunale, riconosce. Hanno pagato 114 euro. "Ma data la privacy e l'occasione speciale, ne vale la pena. Il proprietario della casa, inoltre, disponeva di un'area con i tavoli o nel caso avessimo voluto giocare a calcio o a ping pong. È praticamente come affittare una casa di campagna", sottolinea Landín.

I principali mercati per il noleggio di piscine sono Stati Uniti, Francia e Spagna.

Gli Stati Uniti vantano oltre 11 milioni di piscine private, mentre in Europa i paesi con il maggior numero di piscine sono la Francia e la Spagna. "È in questi Paesi che puntiamo", conclude Anaïs Ferrández di Swimmy. 

Secondo la Federazione francese delle piscine, la Francia si trova al primo posto in Europa con circa 2,7 milioni di piscine private nel paese. In alcuni casi, i proprietari devono specificare nella lista di regole che "i rapporti sessuali sono rigorosamente vietati, dentro e fuori dall'acqua".

In Spagna ce ne sono 1,5 milioni, in Germania circa un milione. L'Italia si situa al quinto posto con circa 600mila piscine private.

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