L'avanzata del Covid nell'Est Europa: preoccupa la Romania, situazione "catastrofica" in Serbia

Continua a preoccupare l'avanzata del coronavirus nell'Europa dell'Est. La Romania, il Paese dei Balcani maggiormente colpito nelle ultime settimane, registra ancora 1.104 nuovi casi di contagio in 24 ore, con il totale che sale a 45.902. Si tratta del 30% in più, rispetto alla media giornaliera delle ultime due settimane. Sono oltre 2.200 le vittime.
Oltre confine, in Serbia, dopo il record di contagi giornalieri registrato alla vigilia (467), questo lunedì c'è un leggero calo, con 411 nuovi casi. Sono invece 543 i morti dall'inizio della pandemia. Secondo le autorità di Belgrado il dato dei nuovi positivi è elevato, per il maggior numero di tamponi giornalieri realizzati: 10.000. Circa 350 medici serbi hanno chiesto le dimissioni del team governativo che si occupa della lotta al coronavirus, parlando di una situazione sanitaria "catastrofica".
A Budapest, in Ungheria, diverse sinagoghe sono state chiuse, dopo che il rabbino della Sinagoga Ungherese Ebraica Unita, Slomo Köves, è risultato positivo. Anche un'altra organizzazione ebraica, è stata costretta a chiuderei propri luoghi di culto per 14 giorni, per la positività di uno dei suoi membri.