Da Houston a Chengdu: "smantellamento diplomatico" dei consolati Cina e Usa

Via dagli Usa.
Ma anche via dalla Cina, in fretta e furia.
A poche ore dalla scadenza dell'ultimatum cinese per sgomberare l'edificio, molti veicoli con targa diplomatica sono usciti dal consolato americano di Chengdu, nel sud-ovest della Cina.
I dipendenti della sede diplomatica statunitense hanno avuto tempo fino a questo lunedi mattina per preparare le valigie e chiudere il consolato.
Smantellamento diplomatico
All'alba di lunedì, la bandiera americana fuori dal consolato è stata ammainata, mentre la polizia ha trattenuto la folla che si era radunata nel fine settimana per assistere ai lavori. Alle 10 di lunedi mattina, il consolato è stato ufficialmente chiuso, secondo quanto riferito il ministero degli Esteri cinese.
I soldati cinesi hanno preso posto fuori dal consolato, mentre squadre di operai in tuta antigas e funzionari cinesi vestiti con camicie bianche a maniche corte e valigette nere sono entrati nell'edificio. Gli operai hanno cominciato a smantellare l'insegna americana del consolato.
"Le autorità cinesi competenti sono entrate dall'ingresso principale e hanno preso il controllo del consolato", ha detto il ministero degli Esteri in una dichiarazione.
La Cina ha risposto cosi alla chiusura da parte degli Stati Uniti del consolato cinese di Houston, in Texas, la scorsa settimana.
Accuse, spionaggio, menzogne
Dopo che venerdì scorso è scaduto il termine di 72 ore per l'uscita dei diplomatici cinesi dal consolato di Houston, numerosi giornalisti presenti sul posto hanno raccontato di aver visto funzionari americani aprire una porta per entrare nei locali.
Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha dichiarato che Washington ha agito contro una autentica centrale di spionaggio di Pechino a Houston.
La Cina respinge l'accusa, tacciando gli Stati Uniti di continue "menzogne anti-cinesi".