Sfida infinita Usa-Cina, anche sui consolati da chiudere. Pompeo: "Basta con la tirannia cinese"

Al consolato cinese di Houston, in Texas, abbassano la saracinesca e portano via gli scatoloni, dopo che gli Stati Uniti hanno deciso di chiuderlo: il sospetto è che si trattasse di una centrale di spionaggio.
Non si è fatta attendere la risposta cinese: subito chiuso il consolato americano nella città di Chengdu, nel sud-ovest della Cina.
Tre arresti e una fuggitiva
L'FBI ha arrestato tre cittadini cinesi accusati di aver falsificato i visti di ingresso dalla Cina e stanno indagando su un altro sospettato cinese, una giovane ricercatrice, che si sarebbe rifugiata al consolato di San Francisco.
Secondo il Dipartimento di Giustizia, i quattro cittadini cinesi sono entrati negli Stati Uniti mentendo sulle loro qualifiche di ricercatori universitari, quando in realtà appartengono all'Esercito nazionale cinese.
La misteriosa ricercatrice
Secondo i documenti depositati presso il tribunale della California, il 20 giugno l'FBI ha interrogato Tang Juan, ricercatrice di biologia presso l'Università della California, e l'ha accusata, sei giorni dopo, di aver commesso una frode nelle procedure per il visto. Gli inquirenti ritengono che la donna abbia dichiarato il falso sostenendo di non aver mai prestato servizio nelle forze armate del suo Paese.
E invece hanno scoperto le foto della scienziata in uniforme e verificato che ha lavorato presso l'università di medicina militare dell'aeronautica cinese. Nell'interrogatorio la donna ha sostenuto che indossare l'uniforme militare è obbligatorio per frequentare l'università. Ma da una perquisizione nel suo appartamento, compiuta lo stesso giorno dell'interrogatorio, sarebbero state trovate ulteriori prove della sua affiliazione all'Esercito popolare di liberazione.
Dopo l'interrogatorio, Tang si è resa irreperibile e ora sembra sia nascosta nel consolato cinese a San Francisco.
"Il presidente Trump ha detto basta!"
Parlando in California, alla Biblioteca presidenziale dedicata a Richard Nixon (nel 2022 saranno 50 anni dalla storica visita a Pechino del 1972), il Segretario di Stato americano Mike Pompeo si è scagliato contro la Cina con insospettabile veemenza.
Tensione, ripicche, vendette, guerra commerciale
Le crescenti tensioni tra le due superpotenze stanno aumentando,
Era dalla ripresa delle relazioni diplomatiche con la Cina nel 1979 che Washington non prendeva misure così drastiche come la chiusura di un consolato.
Negli ultimi mesi gli Stati Uniti hanno sanzionato undici società cinesi che lavorano negli Usa per le violazioni dei diritti umani in patria (contro la minoranza musulmana Uiguri nella regione dello Xinjiang), hanno accusato hacker cinesi di spionaggio (per il vaccino anti Covid-19) e, soprattutto, hanno incolpato la Cina della diffusione del Coronavirus.
E, sullo sfondo, c'è sempre la disputa commerciale tra Washington e Pechino che non accenna a placarsi.