L'Austria intensifica i controlli alle frontiere balcaniche. Prossimo passo frontiera con l'Italia?

L'Austria intensifica i controlli alle frontiere balcaniche. Prossimo passo frontiera con l'Italia?
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Di Johannes PleschbergerEuronews
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Voli da città come Bucarest o Sarajevo bloccati, Vienna non vuole correre rischi: situazione a rischio in molte zone d'Europa

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In vista del crescente numero di casi di coronavirus nei Balcani occidentali, l'Austria sta ora intensificando i controlli alle frontiere con l'aiuto dei militari. Chiunque entri dalla Slovenia deve aspettarsi controlli casuali. Soldati e agenti di polizia ispezionano il carico e lo stato di salute di tutti i passeggeri.

Thomas Enenkel, tenente colonnello, esercito austriaco: "Effettuiamo test per decidere se la persona deve andare in quarantena domestica, o se stia semplicemente attraversando l'Austria, ad esempio."

I veicoli con targhe di paesi più a rischio come la Bosnia o la Serbia sono particolarmente monitorati. E nel caso degli autobus, tutti i passeggeri devono scendere dal mezzo per un esame.

Thomas Enenkel, tenente colonnello: "Il motivo di questo rafforzamento dei controlli alle frontiere è semplicemente l'aumento del numero di casi nei paesi dei Balcani occidentali e, in definitiva, anche l'aumento dei casi in Austria".

Corsi di addestramento speciali preparano i soldati alle operazioni di frontiera perché non tutti i risultati negativi del test sono accettati in Austria. Il governo avverte, ad esempio, di test a buon mercato nei Balcani che non soddisferebbero gli standard dell'Europa centrale.

Oltre al controllo delle frontiere, l'Austria ha imposto divieti per tutti i paesi dei Balcani occidentali. Voli da città come Belgrado, Sarajevo e persino Bucarest sono stati cancellati. Mentre i divieti si applicano per adesso solo fino alla fine di luglio, i controlli alle frontiere potrebbero presto essere estesi al confine italiano.

Johannes Pleschberger, Euronews: "In Austria ci sono attualmente solo piccoli focolai d'infezione. Per mantenere la situazione, il paese sta cercando di proteggersi dal rischio proveniente dai Balcani occidentali. Resta da vedere se questo riuscirà con divieti di arrivo e controlli casuali al confine ".

John Thys/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
Sebastian KurzJohn Thys/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved

La situazione nel resto d'Europa

Causa il preoccupante aumento dei casi di Covid-19 in tutta la Francia, indossare la mascherina è ora obbligatorio nei negozi e negli altri spazi pubblici.

Prevista tolleranza zero nei confronti della misura, complice anche la minaccia di un'ammenda pari a 135 euro.

Le persone, intanto, affollano le spiagge; una spinta necessaria al turismo, ma che preoccupa non poco le autorità sanitarie.

Similare, amletico dilemma in Spagna, riaperta ai turisti ma vittima di una ragguardevole ripresa del virus.

In Catalogna, sconsigliati i raduni oltre le dieci unità, le autorità parlano di possibili blocchi locali.

In Grecia, altra principale destinazione turistica europea, si cerca di contenere i nuovi focolai.

Ad Atene, obbligatorie le mascherine nei supermercati, si ritiene che oltre la metà dei nuovi casi provengano da visitatori stranieri.

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