Iran, incidente all'impianto nucleare di Natanz. Tutto è sotto controllo ma quanto ne sappiamo?

Uno scatto sul luogo dell'incidente
Uno scatto sul luogo dell'incidente Diritti d'autore AP/Iráni Atomenergia Szervezet
Diritti d'autore AP/Iráni Atomenergia Szervezet
Di Cecilia Cacciotto
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Il portavoce dell'Agenzia per l'energia nucleare iraniana rassicura, l'incidente è avvenuto in un magazzino dove non vi era materiale sensibile. Dichiarazioni che non bastano a tranquillizzare la comunità internazionale

PUBBLICITÀ

In Iran, tutto è sotto controllo nel deposito in costruzione nel complesso nucleare di Natanz, nel centro del Paese, dove si è verificato un incidente che non ha causato vittime.

Stando al portavoce dell'Agenzia nucleare iraniana (AeoI), non ci sarebbe alcun rischio di fuoriuscita di radiazioni, perché la centrale non ha subito alcun danno.

Nella foto pubblicata dalla AeoI l'edificio risulta parzialmente bruciato e stando a analisti americani si tratterebbe del cantiere in cui viene costruita una nuova centrifuga, necessaria questa per arricchire l'uranio per produrre il carburante per una normale centrale nucleare ma anche per le armi nucleari.

Behrooz Kamalvandi dice semplicemente che: "Abbiamo assistito ad alcuni danni strutturali, ma grazie a Dio non ci sono state vittime. Non vi è inquinamento (radioattivo) in quanto questo magazzino non conteneva alcun tipo di materiale nucleare, contrariamente alle voci diffuse dai media ostili e controrivoluzionari".

Ma non è tutto, un gruppo sconosciuto che si chiama "Cheetahs of the Homeland" ha rivendicato l'azione, il gruppo Il gruppo ha affermato di far parte dell '"opposizione clandestina dell'apparato di sicurezza dell'Iran.

L'impianto di Natanz sorge su un'area di 100 mila metri quadri, è stato costruito in buona parte a circa otto metri di profondità, per proteggerlo da eventuali attacchi aerei, ed è uno degli impianti monitorato dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica dell’Onu dopo l'accordo sul nucleare del 2015

Negli anni, con attacchi informatici o anche fisici, gli impianti di ricerca nucleare sono stati spesso sabotati. Le azioni sono state spesso attribuite all'intelligence israeliana o americana.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Il capo della diplomazia europea a Teheran per salvare il patto sul nucleare

Khamenei: "Iran ingannato nell'accordo sul nucleare"

L'Iran non rispetterà più i limiti dell'accordo sul nucleare