Scoperte fosse comuni in Libia

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Di Alberto De Filippis
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Almeno 8 e si teme che possano contenere almeno 200 morti, perlopiù civili

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Scoperte delle fosse comuni a Tarhuna, città ad 80 chilometri da Tripoli controllata fino a pochi giorni fa dalle milizie del generale Khalifa Haftar. La prima notizia era stata data all’ingresso in città delle truppe di Tripoli: i soldati fedeli al presidente Serraj avevano trovato 110 corpi di civili (compresi donne e bambini) all’interno dell’ospedale della città.

Secondo le ultime indagini le fosse sarebbero almeno 8 e i cadaveri, approssimativamente 200.

Cosi' il portavoce Onu Stephane Dujarric: "La missione in Libia accoglie con favore la decisione del Ministro della Giustizia di istituire un comitato per esaminare queste fosse comuni e noi invitiamo i membri a intraprendere prontamente il lavoro volto a proteggere le fosse comuni, identificare le vittime, stabilire la causa di morte e restituire i corpi ai parenti più prossimi. "

Per molti mesi la località di Tarhuna è stata occupata non solo dai miliziani di Khalifa Haftar, ma anche da una banda criminale che si è data nome di "Nona Brigata" che per la sua struttura era più simile a una cosca mafiosa che a un gruppo guerrigliero. I membri di questo gruppo hanno combattuto fino all'ultimo contro le milizie di Tripoli e negli ultimi giorni sono fuggiti con le milizie di Haftar direzione Bani Walid e poi verso Jufra.

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