Trump lascia l'OMS: "Asserviti alla Cina"

Il Presidente USA, Donald Trump
Il Presidente USA, Donald Trump Diritti d'autore Alex Brandon/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved.
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Stop ai finanziamenti Usa all'Organizzazione Mondiale della Sanità. Trump all'OMS: "Schiavi di Pechino nella catastrofica gestione dell'emergenza Covid". Sale lo scontro anche su Hong Kong: "Ormai non è più indipendente"

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Gli Stati Uniti abbandonano l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Avvelenata dalle accuse sul contrasto alla pandemia di Coronavirus, la guerra fredda tra Washington e Pechino induce il presidente Trump a passare dalle minacce ai fatti. "Smettiamo di finanziare l'OMS - il suo annuncio - un'organizzazione oggi completamente controllata dalla Cina". 

"Visto che le riforme che avevamo richiesto, e di cui c'è grande necessità, non sono state attuate, sospenderemo i nostri finanziamenti - ha detto Trump -. Quei fondi saranno quindi destinati a finanziare altre cause sanitarie di interesse globale, che necessitano interventi urgenti". 

Alex Brandon/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved.
Il Presidente Trump alla Casa BiancaAlex Brandon/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved.

Un mese fa le minacce: "30 giorni per provare la vostra indipendenza dalla Cina"

Tra i 400 e i 500 milioni di dollari all'anno, i finanziamenti che finora gli Stati Uniti erogavano all'OMS. Un 15% del suo budget, che un mese fa Trump aveva minacciato di ritirare, accusando l'organizzazione di una catastrofica gestione dell'emergenza sanitaria, dovuta alla sua mancata indipendenza dalla Cina.

Sale lo scontro anche su Hong Kong: "Ormai non è più indipendente"

In concomitanza con l'annuncio dello stop ai finanziamenti all'OMS, Trump ha innalzato il livello di scontro con la Cina anche sulla questione di Hong Kong. "La Cina ha violato la sua promessa di assicurarne l'autonomia", le sue parole in riferimento alla controversa legge sulla sicurezza nazionale. Da qui l'ordine di considerarla ormai come parte integrante del territorio cinese e di revocare il regime speciale che le veniva riconosciuto. Annunciate poi anche sanzioni a diversi responsabili del Partito comunista cinese.

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