Mascherine bloccate per settimane in attesa di essere sdoganate, mascherine rubate, mascherine già pagate rivendute a un miglior offerente; l'eccesso di domanda ha generato mostri...
Icona della pandemia, bene prezioso. La mascherina. ai tempi del coronavirus, è oggetto del desiderio a livello mondiale; strumento di diplomazia (per la Cina, ad esempio, che ne ha regalate milioni), o fuoco sul vento della concorrenza sleale a livello intercontinentale.
E' nota la storia di un cargo cinese destinato alla Francia, già pagato e mai arrivato, ricomprato all'ultimo minuto dagli americani che hanno pagato tre volte tanto; Fatto che ha generato diversi problemi alle regioni più colpite come l'Est francese e la regione dell' Ile de France, come denuncia la presidente Valérie Pécresse.
Tra forniture che non si riesce a sdoganare e forniture bloccate a metà strada la guerra all'ultima mascherina è incessante.
Noto il caso delle mascherine cinesi destinate all'Italia e finite in un deposito irregolare nella Repubblica Ceca . Così come le maschere turche già vendute a Belgio e Italia e restate bloccate per giorni prima di essere sdoganate. Il presidente del consiglio italiano ha dovuto anche chiamare il presidente turco Erdogan per sbloccare la pratica.
Ora che l'OMS ha comunicato che il virus resiste e viaggia nell'aria più di quanto si credesse, cosa dobbiamo aspettarci? Un nuovo studio infatti suggerisce che il virus in caso di tosse o starnuto può raggiungere una distanza di 8 metri quindi presto potrebbero arrivare nuove indicazioni sulla distanza sociale e sull'uso delle mascherine.