Nel ventre di Napoli dalle case che hanno assistito a tutte le tragedie si combatte adesso con la povertà che precipta verso la fame. "Chi può metta, chi non può prenda"
Una Napoli silenziosa, che parla ancora con la mandolinata celeste delle sue scogliere, da Mergellina al Vomero, schiude adesso le nuove strade della solidarietà col canestro solidale di Angelo Picone che adesso tutti vogliono imitare. Una variante minuta della banca alimentare e che in realtà risale all'antica solidarietà delle genti più povere della penisola
La generosità del giusto
'' Chi puo 'metta, chi non puo prenda '' è la frase dei canestrelli che pendono dalle case screpolate nel ventre di Napoli. Questa era la frase di San Giuseppe Moscati, medico italiano canonizzato nel 1987, che salvò i paziendi dell'ospedale di Torre del Greco durante l'eruzione del 1906. Genio della medicina in cui si laureò a tempo di record, polverizzando tutti i concorsi, prestò servizio come coadiutore all'ospedale degli Incurabili, a Napoli, organizzando fra l'altro l'ospedalizzazione dei colpiti dalla rabbia. Con un intervento personale molto coraggioso aveva salvato i ricoverati nell'ospedale di Torre del Greco, durante l'eruzione del Vesuvio nel 1906 che fece crollare il tetto dell'edificio.
Da Napoli al resto d'Italia
Adesso la spesa solidale non è più solo quella della banca alimentare: in tutta Italia rinasce la solidarietà, la minaccia grava in realtà su tante parti d'Occidente ed ecco che Napoli mostra l'esempio presto imitata al nord come a Formia a cui si riferiscono le nostre ultime immagini. "L'amore vince su tutto". Vincerà anche sulla pandemia.