Vertice UE sul Coronavirus: la priorità è limitare la diffusione. Sì anche a interventi per limitare l'impatto economico dell'epidemia. Stanziati 25 miliardi
"L'Europa uscirà indenne dalla tormenta"
"Nessuno sforzo sarà risparmiato per fare uscire l'Europa indenne da questa tormenta". È l'impegno del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e della presidente della commissione europea Ursula von der Leyen, al termine del vertice UE in videoconferenza sul Coronavirus. "Useremo tutti gli strumenti a disposizione - la promessa - c'è l'accordo per un approccio e un comune sforzo di coordinamento".
L'accordo vale 25 miliardi: tanto è stato stanziato per finanziare un fondo a sostegno della sanità, l'occupazione e le piccole imprese. "Per realizzarlo - dice von der Leyen - proporrò al Consiglio e al Parlamento di liberare subito 7,5 miliardi. Istituirò una task force per lavorare con gli Stati membri al fine di garantire che il denaro inizi a fluire nelle prossime settimane".
"Misure proporzionali al rischio per evitare eccessive ricadute sulla società"
"Limitare la diffusione del virus - ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel -. Gli stati membri sono concordi nell'affermare che la salute dei cittadini è la priorità e che le misure da adottare debbano quindi avere fondamenti medico-scientifici. Misure che dovranno inoltre essere proporzionali ai rischi, al fine di non avere eccessive ripercussioni sull'insieme della società".
Quattro, nello specifico, le priorità in agenda
- Limitare la diffusione del virus
- Garantire la disponibilità di mascherine e respiratori
- Proseguire nella ricerca di un vaccino
- Contrastare le consequenze economiche e sociali dell'epidemia
"Pronti ad attutire insieme l'impatto anche sull'economia"
"Tutti insieme siamo pronti a prendere le decisioni necessarie - ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron - ad adottare le misure indispensabili per affrontare questa epidemia. E per affrontare anche tutte le conseguenze che potrà produrre ed evitare qualsiasi forma di instabilità finanziaria ed economica. Prenderemo quindi tutte le misure che saranno ritenute necessarie".
Sì quindi a misure congiunte, ha aggiunto Macron, sia per potenziare la ricerca medica, che per ammortizzare l'impatto economico dell'epidemia. Via libera anche a più flessibilità nel rispetto dei parametri finanziari UE, per permettere a ciascun paese di modulare i suoi interventi nella lotta al virus.
Unità di intenti che però già mostra le sue crepe nei fatti, con Austria e Slovenia che, a riunione ancora in corso, si smarcano dalla solidarietà collettiva, annunciando invece la chiusura delle frontiere con l'Italia.