Violenza sulle donne: la rabbia delle messicane contro la stampa

A woman police on the exterior of the National Palace during a demonstration against gender violence in Mexico City, Friday, Feb. 14, 2020
A woman police on the exterior of the National Palace during a demonstration against gender violence in Mexico City, Friday, Feb. 14, 2020 Diritti d'autore Marco Ugarte/ASSOCIATED PRESSMarco Ugarte
Di Salvatore Falco
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La rabbia delle donne messicane è incontenibile dopo il brutale omicidio di una giovane di 25 anni e la successiva pubblicazione sui giornali delle immagini del corpo mutilato della donna.

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Città del Messico, ma anche Tijuana, Juarez, Guadalajara e Veracruz. La rabbia delle donne messicane è incontenibile dopo il brutale omicidio di una giovane di 25 anni e la successiva pubblicazione sui giornali delle immagini del corpo mutilato della donna. Nella capitale vi sono stati scontri sotto la sede del quotidiano "La prensa", con le manifestanti che hanno devastato vetrine e automobili.

"San Valentino è il giorno in cui celebriamo l'amore, ma in Messico non possiamo celebrarlo perché le persone che dicono che ci amano, sono le persone che ci uccidono - dice una manifestante con il volto coperto da un passamontagna - Non siamo al sicuro né in un luogo pubblico né in un luogo privato perché le persone che ci uccidono sono quelle che dormono accanto a noi, i nostri partner, i nostri mariti, i nostri fidanzati. È quasi sempre qualcuno che ci è accanto".

Oltre 3800 donne sono state assassinate in Messico nel 2019, con una crescita del 10% rispetto al 2018. Per difensori dei diritti umani si tratta di un dato al ribasso: non tutti gli episodi vengono denunciati in un Paese caratterizzato dall'impunità diffusa.

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