Le accuse rispedite al mittente dal ministro degli esteri Silva
Il ministro degli esteri portoghese Silva rimanda al mittente rivolte al governo lusitano e alla compagnia di bandiera Tap. Sono accusati dal regime chavista di aver collaborato per permettere che a bordo di un volo civile verso Caracas fosse trasportato dell'esplosivo. L'autore di questa gravissima infrazione sarebbe Juan José Márquez, zio del presidente costituzionale del paese Juan Guaidó. L'uomo è in stato d'arresto da diversi giorni.
A lanciare l'accusa Diosdado Cabello, potente presidente dell'Assemblea costituente. Immediata la risposta della compagnia di bandiera lusitana che afferma come sia impossibile salire a bordo di uno dei suoi apparecchi con dell'esplosivo visti i controlli agli imbarchi.
Da più parti si considera l'arresto di Márquez come una forma di pressione verso Guaidó rientrato in Venezuela dopo una tournée in diversi paesi in cui ha ottenuto il supporto di larga parte della comunità internazionale. La Tap è una delle poche compagnie aeree ad avere ancora collegamenti aperti con Caracas.