Pechino, "i contagi sono 60mila". La Cina rivede i criteri di diagnosi

Pechino, "i contagi sono 60mila". La Cina rivede i criteri di diagnosi
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Di Giulia Avataneo
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Oltre 15mila nuove diagnosi nella notte. Pesano le nuove infezioni ma anche i criteri rivisti da Pechino per le diagnosi

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Quasi 15mila nuove diagnosi di virus Covid-19 in 24 ore: a incidere sul bilancio - pesante - dei malati, che ora superano i 60mila, sono le nuove infezioni ma anche i criteri aggiornati da Pechino nel conteggio dei malati, che ora includono anche le diagnosi attraverso radiografie ai polmoni e non solo i test di laboratorio. 

Un aggiustamento che per la Cina è una precauzione in più, ma alimenta i sospetti: il governo ha sottostimato l'epidemia? È la domanda che si pongono in molti, rinforzata dagli avvicendamenti ai vertici del Partito comunista nelle ultime ore. Rimossi nelle ultime ore i capi uffici di Wuhan e della provincia dell'Hubei, epicentro dell'epidemia, ma anche di Macao e Hong Kong.

➡️ Guarda: La mappa in tempo reale dei contagi nel mondo

File di ricoverati e posti di blocco

Le immagini che arrivano dalla Cina raccontano un Paese in difficoltà, che però affronta l'emergenza con misure e organizzazione imponenti: nei centri dedicati al trattamento di Covid-19 centinaia e centinaia di file di ricoverati vengono monitorate dai sanitari, coperti dalle tute e dai dispositivi di protezione. 

Nelle strade deserte di Wuhan e in altre grandi città sono stati installati posti di controllo per monitorare la temperatura di chi esce per andare al lavoro. Gli spostamenti sono ridotti allo stretto necessario per una popolazione che si difende come può, indossando mascherine e mantelline di plastica. 

L'Oms invia kit diagnostici, guanti e mascherine in 18 Paesi

Fine quarantena per i turisti cinesi a Roma

In Italia oggi hanno lasciato l'ospedale i 20 turisti cinesi in quarantena a Roma. La comitiva accompagnava la coppia risultata positiva al coronavirus e tuttora ricoverata in terapia intensiva all'Istituto Spallanzani di Roma. 

I loro connazionali sono rimasti in quarantena per due settimane, periodo in cui non sono emerse nuove infezioni. I casi nel nostro Paese rimangono tre: oltre ai coniugi cinesi c'è il ricercatore italiano 29enne rientrato da Wuhan dopo una visita alla fidanzata. Escluso invece un nuovo contagio, in Puglia. 

Parola a Bruxelles

Oggi i ministri europei della Salute si riuniranno per coordinarsi nelle risposte all'epidemia. Fino a questo momento l'Italia è una delle nazioni che ha adottato le misure più severe, fermando i voli diretti provenienti e diretti nel Paese asiatico. 

Si iniziano a calcolare anche le conseguenze della paralisi economica cinese d'inizio anno. L'agenzia di rating Standard & Poors ha tagliato dello 0,3% le stime di crescita globali nel 2020 e l'Opec ha ridotto di un terzo le previsioni di crescita della domanda di petrolio. A Barcellona è stato cancellato il Mobile World Congress, uno dei principali appuntamenti del settore tecnologico.

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