Secondo il rapporto annuale di Amnesty International, il Messico è uno dei paesi più pericolosi al mondo. Soprattutto per donne e giornalisti. E l'associazione umanitaria accusa aperta il governo del Presidente Lopez Obrador di aver violato i diritti umani.
Messico, uno dei paesi più pericolosi al mondo.
Lo confermano i dati di Amnesty InternationalMexico, che ha pubblicato il suo rapporto annuale, molto preoccupante per il paese centro-americano.
L'organizzazione umanitaria ha accusato apertamente il presidente del Messico Andrés Manuel López Obrador - ad un anno dalla sua elezione - di aver commesso violazioni dei diritti umani.
Ad un convegno organizzato a Città del Messico, la responsabile di Amnesty International per l'America Latina, Erika Guevara Rosas, snocciola cifre inquietanti:
Drammatica statistica
La drammatica statistica delle violenze in Messico: 28.747 omicidi, 748 femminicidi, 24 attivisti dei diritti umani uccisi, 15 giornalisti uccisi.
Non sono coinvolte solo le zone più a rischio del paese: la città di Culiacan, nello stato di Sinaloa, capitale del cartello della droga e lo stato di Jalisco, dove i giornalisti sono in pericolo di vita ogni giorno: tutto il Messico è una polveriera.
E l'esercito per le strade serve a poco.
"I militari per le strade rappresentano una violazione dei diritti umani"
Dichiara Tania Reneaum Panszi, direttore esecutivo di Amnesty International Mexico:
"Non vediamo forze di polizie e dell'esercito ben addestrate, non vediamo una valutazione critica sul fatto di avere o meno i militari per le strade, quando quasi tutte le organizzazioni dei diritti umani e l'ONU hanno spiegato al governo messicano che avere i militari per le strade è una violazione dei diritti umani internazionali".
Molti crimini violenti, come le sparizioni, spesso non vengono neppuri denunciati e restano impuniti.
Particolarmente preoccupante l'aumento dei femminicidi e dei crimini contro le donne, in una società ancora molto maschilista come quella messicana.
#LasPalabrasNoBastan
L'hastag #LasPalabrasNoBastan è stato lanciato da Amnesty International Mexico per mettere in risalto le incongruenze della politica messicana sui diritti civili: il Presidente Lopez Obrador aveva detto che non avrebbe mai utilizzato l'esercito nelle strade.
E invece i militari sono diventati, per le strade delle città messicane, una presenza fissa e ingombrante...