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Amnesty International: "Il Messico ha violato i diritti umani"

Amnesty International: "Il Messico ha violato i diritti umani"
Diritti d'autore REUTERS/Daniel Becerril
Diritti d'autore REUTERS/Daniel Becerril
Di Cristiano Tassinari
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Secondo il rapporto annuale di Amnesty International, il Messico è uno dei paesi più pericolosi al mondo. Soprattutto per donne e giornalisti. E l'associazione umanitaria accusa aperta il governo del Presidente Lopez Obrador di aver violato i diritti umani.

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Messico, uno dei paesi più pericolosi al mondo.

Lo confermano i dati di Amnesty InternationalMexico, che ha pubblicato il suo rapporto annuale, molto preoccupante per il paese centro-americano.

L'organizzazione umanitaria ha accusato apertamente il presidente del Messico Andrés Manuel López Obrador - ad un anno dalla sua elezione - di aver commesso violazioni dei diritti umani.

Ad un convegno organizzato a Città del Messico, la responsabile di Amnesty International per l'America Latina, Erika Guevara Rosas, snocciola cifre inquietanti:

"Il numero di omicidi e femminicidi è aumentato. Ventiquattro attivisti per i diritti umani sono stati uccisi nel primo anno di mandato del Presidente López Obrador. Quindici giornalisti sono stati uccisi nel paese più pericoloso per il giornalismo. Questo è il Messico".
Erika Guevara Rosas
Direttore Amnesty International - America Latina
Le dirigenti di Amnesty International al convegno di Città del Messico.

Drammatica statistica

La drammatica statistica delle violenze in Messico: 28.747 omicidi, 748 femminicidi, 24 attivisti dei diritti umani uccisi, 15 giornalisti uccisi.

Non sono coinvolte solo le zone più a rischio del paese: la città di Culiacan, nello stato di Sinaloa, capitale del cartello della droga e lo stato di Jalisco, dove i giornalisti sono in pericolo di vita ogni giorno: tutto il Messico è una polveriera.
E l'esercito per le strade serve a poco.

"I militari per le strade rappresentano una violazione dei diritti umani"

Dichiara Tania Reneaum Panszi, direttore esecutivo di Amnesty International Mexico:

"Non vediamo forze di polizie e dell'esercito ben addestrate, non vediamo una valutazione critica sul fatto di avere o meno i militari per le strade, quando quasi tutte le organizzazioni dei diritti umani e l'ONU hanno spiegato al governo messicano che avere i militari per le strade è una violazione dei diritti umani internazionali".

Molti crimini violenti, come le sparizioni, spesso non vengono neppuri denunciati e restano impuniti.

Particolarmente preoccupante l'aumento dei femminicidi e dei crimini contro le donne, in una società ancora molto maschilista come quella messicana.

#LasPalabrasNoBastan

L'hastag #LasPalabrasNoBastan è stato lanciato da Amnesty International Mexico per mettere in risalto le incongruenze della politica messicana sui diritti civili: il Presidente Lopez Obrador aveva detto che non avrebbe mai utilizzato l'esercito nelle strade.
E invece i militari sono diventati, per le strade delle città messicane, una presenza fissa e ingombrante...

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