(ANSA) - NAPOLI, 19 NOV - Da tre anni e cinque mesi aspetta il deposito delle motivazioni della sentenza di primo grado che lo ha condannato a nove anni di reclusione al termine di una inchiesta per truffa, sostituzione di persona, costruzione di falsi profili creditizi. Ad aspettare, nonostante i solleciti, è un direttore di banca la cui storia è raccontata oggi dal quotidiano Il Mattino. A sollevare il caso è il penalista Luigi Pezzullo, che assiste la Unicredit Spa, che si è costituita parte civile nel processo a carico di un gruppo di imputati che avrebbero fatto capo all'ex direttore di filiale V.S. a sua volta ritenuto responsabile di una serie di raggiri. Era il 15 aprile del 2016 quando la nona sezione penale del Tribunale di Napoli pronunciò la sentenza: giorno in cui il direttore venne condannato a nove anni di reclusione, a novemila di euro multa, nonché al risarcimento dei danni in favore delle parti civili, che per gli inquirenti è pari ad un milione e 300mila euro.
Condannato da anni ma senza motivazioni
Diritti d'autore
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.
Condividi questo articoloCommenti