(ANSA) – CAGLIARI, 8 NOV – Avrebbe potuto esplodere la bomba
trovata lo scorso 15 ottobre davanti al Tribunale di Cagliari.
La Polizia Scientifica ha infatti rinvenuto all’interno del
pacco – un involucro con tanto di tastiera numerica e la scritta
“seconda bomba” – tracce di esplosivo sulle quali sono ancora in
corso accertamenti per individuarne la tipologia. Inoltre, gli
specialisti hanno scoperto sulla superficie dell’oggetto dei
frammenti di impronte digitali, su cui stanno lavorando per
poterle ricondurre alla persona che ha maneggiato l’ordigno.
Nel frattempo proseguono le indagini della Digos e della
Polizia anche sui possibili moventi che hanno portato
all’intimidazione. Che non è stata l’unica: due giorni dopo, il
17 ottobre, era scattato un nuovo allarme bomba sempre in
tribunale dopo l’arrivo di una telefonata anonima che segnalava
un ordigno all’interno del palazzo. Stavolta, però, le verifiche
condotte dagli artificieri non avevano portato a niente.
Bomba in tribunale, poteva esplodere

Artificieri accertano presenza esplosivo e impronte digitali
Di ANSA
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