(ANSA) - MILANO, 30 OTT - Il treno che deragliò il 25 gennaio 2018 all'altezza di Pioltello, nel milanese, "viaggiava ad una velocità di 130 km/h" nel punto di "rottura" del giunto, "in quel tratto la velocità consentita era di 180 km/h, ma con quel tipo di ammaloramento avrebbe dovuto viaggiare a 50 km/h". Lo ha spiegato il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano in una conferenza stampa, assieme al collega Leonardo Lesti e a rappresentanti della Polizia e della Polfer che hanno condotto le indagini, chiuse ieri a carico di 12 persone, tra cui la società Rfi, gestore dell'infrastruttura ferroviaria, l'ad Maurizio Gentile, altri dirigenti e due ex vertici dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie. I pm hanno ripercorso le omissioni contestate nell'atto di chiusura indagini emerse ieri, ribadendo che Rfi trasse, ha chiarito Siciliano, "un vantaggio patrimoniale" dalle omissioni. La prima segnalazione sul giunto è "dell'agosto 2017" ma l'intervento fu programmato per l'aprile 2018, a disastro avvenuto.
Treno deragliato:doveva andare a 50 Km/h
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Di ANSA
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