Tutti contro i dazi USA che vogliono penalizzare il Parmigiano

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Di Paolo Alberto Valenti
Tutti contro i dazi USA che vogliono penalizzare il Parmigiano

L'export alimentare italiano verso gli USA rischia di dire "ciao" al record storico dei primi otto mesi del 2019 che ha segnato un balzo di 8,3 punti percentuali. Tutta colpa dei dazi Usa previsti dal 18 ottobre che colpiranno pecorino, parmigiano reggiano, provolone, prosciutto ma non solo.

I paesi grandi mangiatori di Parmigiano

Francia e Stati Uniti sono i maggiori mercati esteri per il Parmigiano.

Fabrizio Raimondi, Responsabile della comunicazione del Consorzio del Parmigiano:Il mercato americano rappresenta per noi il secondo mercato per l'esportazione, ogni anno vi esportiamo 10 mila tonnellate quindi dopo la Francia è il mercato più importante; questi dazi, che peseranno per il 25 % sul nostro prodotto, costituiscono per noi un grave danno.

E quali sono le contromisure europee?

Risponde l'europarlamentare del PD Paolo De Castro:Abbiamo un fondo anti-crisi che già funziona e che abbiamo utilizzato per venire incontro agli agricoltori colpiti dalle ritorsioni russe per le esportazioni europee, quindi una risposta c'è, c'è già, non bisogna inventare nulla ma bisogna solo rifinanziare quello che l'Unione Europea ha già, anche se ci aspettiamo dall'audizione di lunedì prossimo con la Commissaria Cecilia Malmström e il nuovo Commissario Phil Hogan al commercio ci sia un forte impegno europeo per tentare di evitare questi dazi americani.

Intanto il consorzio del Parmigiano sta cercando di esportare maggiori quantitativi verso Paesi arabi e Cina.