Olanda, Belgio e Lussemburgo sono i 3 paesi ad avere una legge, mentre in Germania e Svizzera ad essere normato è il cosiddetto "suicidio assistito": nel resto d'Europa, la situazione resta decisamente più sfumata
La pronuncia della Consulta sul caso Fabo-Cappato rimette di nuovo sul tavolo il complicato tema dell'Eutanasia.
La questione resta in primo piano in tuta Europa da oltre due decenni, ma ad oggi i paesi che hanno legiferato nel merito e in maniera approfondita si contano ancora sulle dita di una mano.
IL QUADRO EUROPEO
L'Olanda è stato il primo paese al mondo ad approvare, nel 2002, una legge sul fine vita. Anche il Belgio e il Lussemburgo ne hanno una, rispettivamente a partire dal 2003 e dal 2008, mentre la Svizzera consente il cosiddetto "suicidio assistito", nel quale un sanitario "consiglia" al paziente i farmaci da somministrarsi a patto che lui stesso giochi fisicamente un ruolo attivo nella somministrazione. Stessa cosa per la Germania, dove la legge sul "suicidio altruistico" è stata approvata nel 2015, e dove un vuoto normativo consente inoltre ad alcune associazioni di fornire i farmaci che il paziente dovrà somministrarsi.
EUTANASIA: ATTIVA O PASSIVA
Un'altra distinzione importante è tra eutanasia attiva e passiva: quest'ultima - che in linea di massima consiste nell'interruzione dei supporti vitali - è legalizzata, depenalizzata o quantomeno tollerata in diversi paesi, tra i quali Spagna, Finlandia, Ungheria e Svezia.
Negli ultimi mesi il tema è tornato prepotentemente alla ribalta in tutto il mondo, con una serie di casi come quello di Vincent Lambert, morto a luglio per interruzione delle cure dopo una querelle che per 11 anni ha diviso la Francia in due.
O ancora la vicenda del medico Olandese che si è ritrovato a violare la legge per aver praticato l'eutanasia a una 74enne affetta da demenza, che dunque non era rienuta abile a fornire il consenso.
Eutanasia volontaria e involontaria, passiva e attiva; le definizioni
L' eutanasia è attiva quando c'è un diretto intervento del medico con un'atto finalizzato a procurare o ad accelerare il decesso tramite l’utilizzo di farmaci
L'eutanasia è passiva quando invece, il medico si astiene dall'eseguire pratiche, o somministrare cure, tese a tenere in vita il malato.
Eutanasia volontaria quando segue la richiesta esplicita del soggetto espressa mentre è in grado di intendere e di volere (anche mediante il testamento biologico)
Eutanasia involontaria quando è praticata senza che il paziente abbia espresso la sua volontà.