La nave da ricerca tedesca, Polarstern, è salpata verso i ghiacci dell’Artico per un anno intero dal porto norvegese Tromsø.
È la più grande spedizione scientifica artica di tutti i tempi. Così viene definita la nuova sfida della nave da ricerca tedesca, Polarstern, salpata verso i ghiacci dell’Artico per un anno intero dal porto norvegese Tromsø. Oltre 600 le persone coinvolte tra addetti ai lavori e scienziati. Il ghiaccio, l’oceano, l’atmosfera, persino la fauna, tutto sarà esaminato.
"Mai prima d'ora una rompighiaccio si era avventurata nell'inospitale Artico in quello che sarà il prossimo inverno. Prima accadeva solo in estate. Infatti, il ghiaccio in inverno è cosi spesso che noi saremo letteralmente bloccati, non potremo romperlo ma lo seguiremo nel suo processo: andremo dove andrà il ghiaccio e saremo nelle mani della natura, guidati dalle forze del vento e del ghiaccio nel bene e nel male", così il capo scientifico della spedizione Markus Rex che ha aggiunto: "l’Artico si sta attualmente riscaldando ad un ritmo doppio del resto del pianeta".
La Polarstern sarà supportata anche da rompighiaccio provenienti da Russia, Svezia e Cina. D’inverno, quando queste navi non riusciranno a perforare la banchisa per raggiungere la nave tedesca, aerei ed elicotteri consegneranno i rifornimenti e il personale per la sostituzione.