Sulla nomina di Gentiloni, l'economista non ha dubbi: "non avrà spazio di manovra per fare gli interessi italiani, dovrà essere più realista del re"
"Dovrà essere più realista del re". Così Gustavo Piga - ordinario di Economia politica all'Università di Tor Vergata (Roma) nonché rinomato economista - vede la nomina di Paolo Gentiloni, voluto da Ursula Von Der Leyen come Commissario algli Affari economici.
"Quando una nomina simile - spiega - viene data a un'italiano, viene naturale credere che costui starà più attento agli interessi italiani: questo in generale può essere un po' vero; ma probabilmente lo sarà molto poco per quanto riguarda questo incarico. Lo sarebbe stato molto di più se Gentiloni avesse avuto un altro incarico economico di peso, come la Concorrenza o il Commercio internazionale. E questo per un motivo molto semplice; e cioé che Gentiloni dovrà occuparsi esplicitamente di un 'dossier Italia' e dunque avrà tutti gli occhi europei puntati addosso".
Secondo Piga, dunque, "quello che conta non è tanto lo spazio di manovra che si ritaglierà quanto lo spazio di manovra che vorrà darci questa Europa che parte da un dato di fatto che è sotto gli occhi di tutti: se sbagliamo le politiche di austerità per i paesi in difficoltà alimentiamo il mostro del sovranismo".
(Nel video, l'intervista)