Brexit: no ad elezioni anticipate, il Parlamento respinge la mozione di Johnson

Brexit: no ad elezioni anticipate, il Parlamento respinge la mozione di Johnson
Diritti d'autore UK Parliament/Jessica Taylor/Handout via REUTERS
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Di Euronews
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Bocciata l'iniziativa del premier. Poco prima i Comuni avevano approvato la legge anti-no deal che costringerà il governo a chiedere a Bruxelles una nuova proroga di tre mesi se il Parlamento non dovesse approvare un accordo entro il 19 ottobre

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Doppio schiaffo per Boris Johnson in Parlamento. La Camera dei Comuni ha approvato la legge 'anti-no deal' promossa dalle opposizioni e sostenuta anche da un gruppo 21 deputati conservatori, tra cui l'ex ministro delle Finanze di Theresa May, Philip Hammond: 327 i voti a favore, 299 quelli contrari.

La legge impedirà al Regno Unito di uscire dall'Unione europea senza un accordo, a meno che non ci sia il voto favorevole del Parlamento, e forzerà il governo a chiedere una nuova proroga di tre mesi a Bruxelles - spostando l'entrata in vigore della Brexit dal 31 ottobre al 31 gennaio 2020 - se non arriverà il via libera dei Comuni entro il 19 ottobre.

Subito dopo l'approvazione della legge il primo ministro Boris Johnson ha presentato una mozione per sciogliere i Comuni e andare a elezioni anticipate il 15 ottobre. Introducendo la mozione Johnson ha ribadito di non voler chiedere un rinvio della Brexit e di lasciare nelle mani di Bruxelles la decisione su quando Londra "potrà lasciare l'Ue". Il premier Tory ha detto che solo il voto può stabilire chi fra lui e il laburista Jeremy Corbyn debba negoziare la Brexit.

Il Parlamento però ha bocciato la mozione: 298 i voti contro la proposta di Johnson, 56 quelli favorevoli. Schierati compatti contro la mozione anche i laburisti, favorevoli a nuove elezioni ma non a due settimane dalla scadenza del 31 ottobre. Per essere approvata la mozione del premier avrebbe avuto bisogno del sostegno dei due terzi dei membri della Camera dei Comuni. La legge anti-no deal passerà ora alla Camera dei Lord, dove sarà discussa a partire da giovedì.

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