La componente grillina del governo vuole revocare la concessione delle autostrade ad Atlantia, società dei Benetton che controlloa ASPI. Dopo la strage dipesa dal crollo del ponte di Genova nell'agosto scorso non c'è più fiducia nel concessionario
E' molto aspro il dibattito politico attorno al caso del Ponte Morandi e i suoi 43 morti. Incombe la revoca della concessione alla società autostrade; per la componente grillina del governo non c'è più fiducia in un' azienda inadempiente "perché le relazioni fanno capire come il modello manutentivo applicato sul Ponte Morandi a Genova sia lo stesso applicato su tutti i 3mila Km" e "la revoca delle concessioni riguarda l'intera rete": ha chiarito il ministro dei trasporti Danilo Toninelli.
I dubbi sull'articolo 9 della convenzione
Tuttavia l'articolo 9 bis della convenzione prevede un diritto di indennizzo/risarcimento per il concessionario. Eppure nella relazione del Mit si indicano gravi inadempienze da parte di Aspi. Ciò significa che lo Stato nel caso di revoca non dovrebbe pagare indennizzi.
I timori di ulteriori perdite finanziarie per il governo
E' pur vero che la vicenda dell' eventuale revoca della concessione ad Atlantia (società dei Benetton che gestisce ASPI) è oggetto di un iter amministrativo complesso che potrebbe rappresentare un ulteriore danno per il paese. Intanto il titolo Atlantia cala in borsa del 2,6% .