Conte: "Vogliamo evitare la procedura d'infrazione"

ROMA (ITALIA) - È durata un'ora la riunione del Consiglio dei Ministri per definire la linea nella trattativa sulla procedura d'infrazione Ue.
A Palazzo Chigi erano presenti il premier Giuseppe Conte, i vice ministri Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il ministro dell'Economia Giovanni Tria.
Conte ha poi riferito in aula a Montecitorio, alla Camera, sul Consiglio europeo di Bruxelles del 20 e 21 giugno.
Le nomine al centro del Consiglio europeo
Al centro del Consiglio ci saranno le nomine europee e - ha dichiarato Conte - è "di fondamentale importanza che da tale confronto emerga un segnale di cambiamento, come evidenziato dalle recenti elezioni europee".
"L'Italia intende rispettare le regole europee"
"Quanto alla procedura d'infrazione", ha spiegato il premier, "ho avuto modo di affermare che siamo tutti determinati a evitarla, ma anche che siamo ben convinti della nostra politica economica. Intendiamo mantenere un dialogo costruttivo con l'Ue. Non vogliamo scorciatoie, l'Italia intende rispettare le regole europee, senza che ciò impedisca che, come paese fondatore e terza economia del continente, ci facciamo anche portatori di una riflessione incisiva su come adeguare le regole stesse affinché l'Unione sia attrezzata ad affrontare crisi finanziarie sistemiche e globali e assicuri un effettivo equilibrio tra stabilità e crescita".
Deciderà l'Ecofin il 9 luglio
L'Italia ha tempo fino al 9 luglio per evitare la procedura d'infrazione minacciata dall'Unione europea: sarà l'Ecofin (che si occupa degli affari economici e finanziari europei) a decidere la sorte dell'Italia.
La sanzione che potrebbe essere comminata al nostro paese è pari allo 0,2% del Pil italiano, cio fino a 3,6 miliardi.