La giustizia spagnola ha rifiutato di concedergli un permesso straordinario per partecipare lunedì 17 giugno al Consiglio centrale elettorale e giurare così per la carica di europarlamentare.
Bisogna "tornare alla politica", perché la questione dell'indipendenza della Catalogna non può essere affrontata in un tribunale. L'appello di Oriol Junqueras, uno degli indipendentisti catalani in carcere a Madrid, non è servito a evitare la decisione della giustizia spagnola: non potrà infatti assumere le funzioni di eurodeputato. Il tribunale ha rifiutato di concedergli un permesso straordinario per partecipare lunedì 17 giugno al Consiglio centrale elettorale e giurare così per la carica di europarlamentare. Secondo la corte, lo spostamento di Junqueras a Bruxelles avrebbe pregiudicato il processo a suo carico.
L'ex vicepresidente catalano Junqueras, che rischia 25 anni di carcere, è accusato di sedizione e di uso improprio di fondi pubblici sin dal referendum dell’Ottobre 2017, giudicato illegale dalla Corte Costituzionale spagnola.
Anche l'ex presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, e il suo ex ministro Toni Comin, dovranno tornare a Madrid per giurare al parlamento spagnolo e insediarsi poi all'Europarlamento. Lo ha stabilito la commissione elettorale spagnola. Tornare però per loro significa rischiare l'arresto.