Israele: urne aperte per le elezioni anticipate

Israele: urne aperte per le elezioni anticipate
Di Paola Cavadi
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Occhi puntati sul duello tra il premier uscente Netanyahu e il capo delle Forze Armate, volto nuovo dlel apolitica israeliana, Benny Gantz. Nessuno dei due semrba avere i numeri per governare da solo, entrambi in caso di vittoria, guarderebbero a destra. Seggi aperti fino alle 20.

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**Urne aperte in Isarele fino alle 20 di martedi. 634 i seggi allestiti in tutto il Paese, 130 quelli destinati ad avamaposti e colonie di occupanti. I militari hanno già votato nella giornata di lunedi.
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Agenti donne della polizia di frontiera in attesa di votare ai seggi nei territori occupati della Cisgiordania

Gli occhi son puntati sul duello tra il premier uscente Benjamn Nethaniau, già 4 volte Primo Ministro, è il premier piu' lonfevo dai tempi di Ben Gurion. 69 anni, ex militare professionista, specializzato in antiterrorismo, guida il partito di destra radicale Likud ed è stato incriminato per corruzione e frode dalla procura. Da sempre punta tutto sulla sicurezza e, in caso di vittoria, dovrà guardare alla sua destra. Durante la campagna elettorale ha lanciato l'idea dell'annessione della Cisgiordania, forte dell'appoggio dell'amministrazione Trump.

Insidia da vicino il premier uscente, Benny Gantz, il volto nuovo della politica israeliana. 59 anni e una vita nelle Forze Armate: dalle guerre del Libano (1982-2000), nella prima e nella seconda Intifada (1987-1993/2000-2005), nell’operazione "Piombo Fuso" (2008-2009). Nel 2011 ha assunto l'incarico di Ramatkal, ossia Capo di Stato Maggiore generale, il più alto rango nelle forze di difesa israeliane. A febbraio Ganz ha stretto un alleanza col partito Yesh Atid fondato dal 2012 dando vita a una nuova formazione chiamata Blu e Bianco, posizionata a sinistra di Netanyahu su molte questioni, ma non a sinistra dello schieramento politico israeliano.

Dicono di essere la vera destra, quella autentica, i ministri dell'Istruzione e della Giustizia del governo in carica, Naftali Bennett e Ayelet Shaked, leader di una nuova formazione "La Nuova Destra" che prova ad ttirare i voti laici e quelli regligiosi insieme. Da sempre contrari alla politica del "Due popoli due Stati", convinti che Nethaniau sia troppo morbido con Hamas, hanno presentato un piano in 5 punti che prevede, in caso di vittoria elettorale, la guerra missilistica e assassini mirati.

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