Slovacchia: scacco ai populisti?

Donna ed esordiente in politica, oltre che lontana dalle istanze nazionaliste del blocco di Visegrád : tre inediti per la Slovacchia che sabato potrebbe decidere di cambiare e scegliere la quarantacinquenne Zuzana Čaputová, la più votata al primo turno delle elezioni presidenziali.
In prima battuta Čaputová, avvocato e attivista ambientale, ha incassato il 40 per cento delle preferenze, più del doppio dei consensi del suo avversario politico, Maroš Šefčovič, vice presidente della Commissione Europea, sostenuto dal partito al governo SMER. I sovranisti sono rimasti fuori dal ballottaggio.
Čaputová, di orientamento liberale, europeista, molto critica nei confronti del governo, ha partecipato alle manifestazioni di piazza che seguirono l’uccisione giornalista investigativo Jan Kuciak.
Appartiene al piccolo partito “Slovacchia Progressista”, nato nel 2017. Dalla sua parte ha l’appoggio del presidente uscente Andrej Kiska.
Il presidente ha solo funzioni simboliche nella democrazia slovacca, ma il voto potrebbe essere interessante alla luce delle elezioni parlamentari del prossimo anno: un test preliminare sulla diffusione del populismo di destra nel tessuto sociale e politico slovacco.