L'offensiva diplomatica di Juan Guaidó

"Chi ferma gli aiuti umanitari non è solo qualcuno di scorretto. È un genocida". Non le manda a dire Juan Guaidò, il presidente del parlamento venezuelano deciso a scalzare Nicolas Maduro dal suo scranno. Il chavismo ha deciso di bloccare gli aiuti umanitari affermando che il "Venezuela non ne ha bisogno e che Caracas non è popolata da mendicanti". Affermazioni in netto contrasto con i milioni di persone che scappano dal paese perché non hanno da mangiare. Guaidò però continua la sua offensiva con dichiarazioni, ma anche in sede diplomatica.
Questo lunedì ad esempio, in Italia, una delegazione guidata da Francisco Sucre, presidente della commissione esteri del parlamento incontra Matteo Salvini dopo i picche di di Maio e del pontefice che ha detto di aspettare una richiesta di aiuto anche da parte del chavismo.
Juan Guaidó sta riuscendo a organizzare una serie di iniziative e a portare a casa dei risultati frammentando un fronte internazionale pro chavismo finora abbastanza compatto. L'importanza che Caracas continua ad affibbiare a Roma, mostra però non solo la vicinanza con l'Italia, ma anche l'importanza che questo paese ha per i venezuelani. Portare Roma a compattarsi dietro l'opposizione potrebbe davvero risultare fatale a Nicolas Maduro. ma i giochi non sono ancora fatti.