Venezuela: sabato cortei contrapposti, si teme "un bagno di sangue"

Venezuela: sabato cortei contrapposti, si teme "un bagno di sangue"
Diritti d'autore REUTERS/Carlos Barria
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Di Paola Cavadi
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L'opposizione torna in piazza. Guaidò chiede un governo di transizione e elezioni anticipate, senza rispondere alle aperture di Maduro. Intanto è atteso il riconoscimento dell'autoproclamato presidente ad interim da parte del Parlamento Europeo mentre Putin offre appoggio completo a Maduro

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L'opposizione al Presidente Maduro è tornata in piazza. A una settimana dall'autoproclamazione alla Presidenza, Juan Guaido', sconosciuto fino a un mese fa, si prepara a presentare il suo piano di azione, dopo aver incassato nuovamente il sostegno del presidente Trump e nell'attesa che il Parlamento Europeo prenda le sue parti, com'è trapelato nelle ultime ore.

Al corteo di mercoledi, Guaidò ha dato la sua tabella di marcia "Abbiamo costruito una maggioranza, conquistandoci il sostegno internazionale e anche quello del Parlamento - ha detto Guaidò - Abbiamo denunciato le violazioni dei diritti umani e la corruzione, vogliamo porre fine agli abusi, costituire un govenro di transizione e indire a nuove elezioni".

Guaidò ha rivelato che nelle ultime settimane si sono svolte riunioni segrete con alcuni vertici dell'esercito venezuelano, il cui appoggio è dirimente nello scontro tra le due fazioni

Nessun accenno all'apertura del presidente Maduro che si è detto disponibile a sedersi al tavolo con l'opposizione, senza tuttavia mettere in discussione il suo mandato che scadrebbe nel 2025. Il pericolo denunciato dai chavisti è che gli Stati Uniti si stiano preparando a invadere il Paese per dare la spallata finale al regime. I giochi sulla scacchiera internazionale si articolano ogni giorno di più, se è vero che Mosca ha preso le parti di Maduro assicurandogli tutto l'appoggio possibile e che tra i due si è aperto un canale costante di comunicazione.

Sale la tensione, dunque, in vista dei cortei contrapposti di sabato prossimo. Il rischio di scontri è elevatissimo tanto da far temere a Papa Bergoglio un bagno di sangue.

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