Roma, nuovo sgombero per i migranti del presidio Baobab

La stagione degli sgomberi promessa dal ministro dell'interno Matteo Salvini è ripresa stamattina a Roma.
Decine di agenti in assetto antisommossa si sono presentati all'alba, accompagnati dalle ruspe, ai cancelli del Baobab, la tendopoli che sorgeva alle spalle della stazione Tiburtina e all'interno della quale, negli ultimi tre anni, i volontari dell'associazione "Baobad Experience" hanno fornito assistenza gratuita ai migranti.
Dall'occupazione nel 2015 si stima che ne siano transitati più di 35mila in questa struttura, perlopiù richiedenti asilo in arrivo dal Corno d'Africa, che spesso utilizzavano la struttura come punti di ristoro e di transito, prima di ripartire verso i paesi del Nord Europa.
Di migranti, al momento dello sgombero ne restavano 120, mentre altre 55 erano state ricollocate nei giorni scorsi dal Campidoglio proprio in previsione di uno sgombero che era stato ampiamente annnunciato. "Zone Franche, senza Stato e legalità non saranno più tollerate" ha commentato Salvini. "Dalle parole ai fatti, e non finisce qui".
Ma in realtà, quello della Tiburtina era considerato un presidio umanitario, che in questi anni ha avuto l'aperto sostegno di papa Francesco ma che piû volte si è scontrato con l'ostilità delle istituzioni. Si tratta del 22esimo sgombero della struttura in tre anni, ma secondo i volontari questa volta non ci sarà ritorno .