Torino, iniziato lo sgombero dei rifugiati all'ex Villaggio Olimpico

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Di Antonio Michele Storto
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Sgomberata la prima delle quattro palazzine. Regoli, associazione "Con Moi": "progetti di inclusione stanno dando dato risultati molto scarsi"

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È iniziato all'alba lo sgombero della prima delle quattro palazzine dell'ex villaggio olimpico di Torino, che dal 2013 era occupato da centinaia di profughi. Gli occupanti, in gran parte provenienti dall'Africa, si erano quasi tutti ritrovati allo sbando al termine dei progetti d'accoglienza arttivati in seguito alle ondate migratorie successive al rovesciamento del regime di Muhammar Gheddafi.

Al picco massimo dell'occupazione, nelle quattro palazzine dormivano oltre mille persone. Una prima ordinanza di sgombero era partita nel gennaio del 2015, ma tutto è rimasto fermo fino alla fine del 2016, quando la giunta 5 Stelle guidata da Chiara Appendino ha pianificato il cosiddetto sgombero "dolce", da eseguire senza l'uso della forza, attraverso un tavolo di concertazione che, oltre a comune e Prefettura, include anche la Diocesi e la Compagnia di San Paolo, impegnate a trovare sistemazioni abitative e lavorative per gli occupanti.

Un percorso che finora però, non sembra aver dato i risultati sperati, come ci ha spiegato Marco Regoli, che con l'associazione Con Moi lavora da tempo a progetti d'inclusione culturale con gli occupanti. "Da un anno e mezzo - ha detto a Euronews - nell'area delle palazzine è insediato un Project Manager al soldo della Compagnia di San Paolo. Il progetto si chiama 'Moi, migranti: un'opportunità di inclusione'. In realtà finora questa squadra non è riuscita a costruire dei percorsi di senso, se non una decina di assunzioni a tempo determinato a Porto Marghera, qualcjhe borsa lavoro e l'assunzione di un aiuto cuoco in provincia di Torino. Parliamo quindi di numeri bassissimi...".

L'edificio sgomberato - la cosiddetta "palazzina marrone", sui cui ingressi sono stati posti sigilli in muratura  - era occupato perlopiù da famiglie di origine somala: un centinaio le persone mandate via, anche se non è ancora chiaro dove queste verranno sistemate.In una nota, il Comune ha espresso soddisfazione per la buona riuscita dell'operazione.

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